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primo piano
Per emergere oltre certi livelli non basta il talento. Servono abnegazione, perseveranza e tanta voglia di imparare. Sono elementi che Marcus Thuram ha da sempre a propria disposizione, non soltanto in campo. Per questo ha reso subito orgoglioso suo padre Lilian: "La scuola è stata importante quasi quanto gli allenamenti. Ha iniziato a seguire con profitto quella pubblica in Italia, poi in Catalogna un istituto internazionale concluso fino al diploma: papà pretendeva impegno e bei voti, voleva che Marcus fosse un essere pensante prima che un gran giocatore. Non è un caso che sia stato tra i primi in Europa a inginocchiarsi a sostegno di Black Lives Matter ai tempi del Borussia Mönchengladbach".
Una marcia in più apprezzata inevitabilmente da tutti: "Questa mente aperta e libera, la tendenza all'impegno e la disponibilità al dialogo unite alla capacità di maneggiare tante lingue (non solo l'italiano), lo sta aiutando in questo strepitoso inizio. Alla Pinetina è entrato da poliglotta, e ha ascoltato ogni singola parola dello staff e della variegata tribù che popola lo spogliatoio. «Mi piace imparare», è una delle frasi che più ha colpito. L'hanno ascoltata in tanti, non solo Inzaghi".
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