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Settimana complicata per l'Inter che si prepara alla delicata sfida di domenica contro l'Inter. Una finale che decreterà chi si qualificherà alla prossima Champions League e che retrocederà in Serie B, quasi tutto passa da San Siro.
"Nella settimana più dura, l’Inter ha scelto la clausura e il silenzio. Nessun giorno libero. Niente interviste. Cancellata la partecipazione al Premio Gentleman. Ogni attenzione sulla partita dell’anno, quella che può riportarla in Champions o ricacciarla ai margini, dove ha vivacchiato a lungo prima dell’arrivo di Spalletti. L’allenatore, dopo la legnata di Napoli, lavora per disinnescare lo psicodramma. Non ha precettato i suoi, limitando il ritiro al sabato di vigilia. Ha scelto toni leggeri nel parlare allo spogliatoio. «Dovremo essere calmi e concentrati». «Possiamo chiudere la stagione senza guardare i risultati degli altri». Sa di muoversi in una cristalleria emotiva. Non vuole rompere quanto di integro resta nell’animo dei giocatori dopo la severa punizione del 4-1 inflitta all’Inter da Carlo Ancelotti", racconta Repubblica.
"L’anno scorso, per ottenere il pass alla Champions, i nerazzurri furono chiamati a vincere a Roma con la Lazio. Stavolta saranno costretti a battere una squadra elettrica, reduce da un 4-1 contro il Torino, ma vissuto dalla parte giusta. Aurelio Andreazzoli ha caricato i suoi come Leonida alle Termopili: «Cerchiamo l’impresa. Andiamo a Milano per conquistare il terzo successo di fila». Se i toscani si giocano la sopravvivenza in A, l’Inter sembra giocarsi la sopravvivenza e basta", si legge sul quotidiano.
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