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Più di trecento bambini, con le gote arrossate dal freddo, salutano festanti l'arrivo del presidente della Mongolia Elbegdorj al palazzetto dello sport. Lui si ferma, li saluta, li accarezza: il loro sorriso viene prima di qualsiasi altra forma di protocollo da seguire.
Ed è proprio per questo che il presidente della Mongolia ci tiene così tanto all'inaugurazione di questo palazzetto, che avviene nel cuore di Ulaanbaatar alla presenza del presidente della Federazione Calcio Mongolia Ganbold, che fa da padrone di casa, di quello della Confederazione Calcio Asia Zhang Jilong, che è anche membro del comitato esecutivo della Fifa, e della delegazione nerazzurra capitanata da Ernesto Paolillo e Barbara Facchetti.
Questi bambini hanno bisogno di essere aiutati nella loro crescita e il calcio si può trasformare nel giusto strumento di sviluppo, fisico ma anche umano, sociale.
Il saluto tra il presidente Elbegdorj e i rappresentanti dell'Inter è caloroso, carico di affetto, frutto dell'amicizia stretta a Milano poco più di tre settimane fa. Ed è così che, a questo secondo incontro, durante l'inaugurazione dell'indoor football hall, il presidente coglie l'occasione per confermare il desiderio, accolto con piacere dall'Inter, di porre le basi per portare avanti in Mongolia due progetti: Inter Campus e Inter Academy.
"Spero che il calcio possa svilupparsi sempre più in Mongolia, che possa diventare uno degli sport principali, che per ora sono la corsa dei cavalli, la lotta e il tiro con l'arco. Credo nel calcio, non solo come disciplina sportiva ma anche come mezzo di sviluppo e integrazione. Per questo motivo, insieme all'Inter, sono felice di poter porre le basi per portare avanti due progetti: un Inter Academy, magari già a partire dal periodo primaverile, con cui i bambini possano sviluppare il loro talento, ma anche un Inter Campus, che possa aiutare i bimbi bisognosi di questo Paese. Maschi e femmine indistintamente, vorrei che potessero essere coinvolti sia in un progetto che nell'altro".
Il consenso dell'Inter è totale ed è così che, a nome del presidente Massimo Moratti, l'amministratore delegato nerazzurro Paolillo e Barbara Facchetti prendono la parola: "Portiamo il saluto del nostro presidente, che spera di poter conoscere presto questo splendido Paese ed è orgoglioso di poter mettere a disposizione di questo popolo l'esperienza nerazzurra. Grazie al presidente Elbegdorj per il suo invito e per i suoi progetti, sintomo di una visione del mondo così innovativa e lungimirante. È un onore per noi poter collaborare allo sviluppo del calcio in Mongolia".Uno sviluppo, che nella prospettiva a lungo termine del presidente Elbegdorj, custodisce anche un sogno svelato in questa circostanza: "Sogno e lo faccio in grande, credo così tanto nel calcio - ha sottolineato il presidente - che sono pronto a mettere tutte le mie energie in un obiettivo che la Mongolia vorrei raggiungesse: poter ospitare i Mondiali di calcio nel 2050".
Dopo aver svelato questo sogno, che l'Inter si augura la Mongolia possa realizzare, protagonisti tornano quindi i bambini, entusiasti nel vedere proiettato all'interno del palazzetto un video di saluto da parte di alcuni nerazzurri, qui particolarmente amati: capitan Javier Zanetti, Wesley Sneijder ma anche l'allenatore Claudio Ranieri. Insieme a loro si può sognare e la Mongolia ha intenzione di farlo, in grande.
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