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Inter, gli indistruttibili di Conte: Lukaku, Brozovic e ‘la sorpresa’. Tutti i loro numeri

Sono l'attaccante e il portiere Handanovic i più impiegati dall'allenatore nerazzurro

Eva A. Provenzano

L'Inter in finale di EuropaLeague come ci arriva? Con una squadra fatta di uomini che a Conte hanno dato tutto. La Gazzetta dello Sport in prima pagina parla della squadra 'Inter-minabile' che l'allenatore nerazzurro ha costruito nel corso della stagione. Ci si prepara ora allo sprint finale. Alla 54esima gara dell'anno (38 in A, 4 in Coppa Italia, 6 in CL e 6 in EL), 81 ore di calcio in tutto e nessuno ha giocato tanto. I due preparatori atletici, Pintus e Coratti, hanno studiato una preparazione per il post lockdown che ha portato ad allenamenti divisi in gruppo e "ha aumentato il livello di competitività delle sedute". Si era parlato dello sforzo fisico dei giocatori nerazzurri per tornare in forma ma la loro strategia ha pagato, soprattutto alla lunga perché l'Inter ha dimostrato di funzionare mentalmente e fisicamente.

Lukaku è il più impiegato di tutti: 4099 minuti, 50 gare in totale giocate, 45 gare giocate per intero ed è il secondo attaccante più impiegato in Europa dopo Jimenez del Wolverhampton. Handanovic è rimasto però per più minuti in campo: in 47 presenze, 4230 minuti giocati. Poi c'è Brozovic che ha corso, solo in Serie A, una cosa come 400 km. Ha giocato 45 partite per 3774 minuti, poco meno di de Vrij, stesse presenze e in campo per 3816 minuti. Pure lui tra quelli indistruttibili e i titolarissimi di Conte. E se il croato è quello che ha fatto più km, non è stato da meno Lukaku: km percorsi in questa stagione 334.58, poco più di Skriniar che di km percorsi ne ha fatti segnare 334.18 ed è stato titolare in tutta la prima parte della stagione. Ha totalizzato 42 presenze per 3399 minuti in campo. Più minuti e più presenze di Godin (35 presenze, 2710 minuti in campo). Diego sembrava ormai un giocatore ai margini. Invece è stato la sorpresa inattesa di Conte perché si è messo in discussione con l'allenatore e ha capito il suo modo di giocare, dopo venti anni nei quali aveva proprio vissuto il calcio in maniera diversa. Lo ha ammesso lui stesso. Lautaro Martinez è stato in campo 48 volte e per 3517 minuti. Barella in 40 presenze ha giocato per 2995 minuti.

Infine D'AmbrosioGagliardini. Il primo si è preso la fascia destra soprattutto nell'ultima parte della stagione e sta facendo benissimo. Il secondo dopo gli errori in campionato davanti alla porta è diventato comunque essenziale per l'allenatore nerazzurro. Lo teleguida dalla panchina, ci conta sempre. E spera di poter contare ancora una volta sui suoi uomini indistruttibili.

(Fonte: GdS)

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