Un 6-0 netto, senza storia e che ti permette anche di dosare le energie in vista dei prossimi, importantissimi, impegni. L'Inter schianta il Verona e grande merito, sottolinea la Gazzetta dello Sport, è di Simone Inzaghi, che ora sembra un allenatore nuovo: "Che il distacco abissale dal Napoli sia ingiustificato e quindi colpevole, è fuori discussione. Ma il modo con cui Inzaghi ha riacceso l’Inter non è assolutamente banale e merita l’evidenziatore. Si diceva che Simone avesse problemi di turnover e di sostituzioni. Ieri ne ha cambiati 6 rispetto al match con la Lazio e nessuno se n’è accorto. Gli si rimproverava un’esagerata rigidità dogmatica nell’applicazione del solito 3-5-2.
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Inter, Inzaghi cresciuto, anche agli occhi della squadra: “Ora la sensazione è che…”
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Ieri ha presentato una mediana di soli creativi (Calhanoglu, Brozovic, Mkhitaryan) e, grazie all’organizzazione e all’impegno solidale, nessuno ha sentito la mancanza degli strappi e dei tackle robusti di Barella. E Dimarco? Avete visto quante volte è sbucato a destra, lontano dai suoi binari mancini? Inzaghi gli ha chiesto di deragliare spesso per acquistare imprevedibilità. Non l’ha mai fatto. Ora il tecnico sposta uomini e funzioni all’interno del modulo che ha sempre rispettato. Questa è la sensazione: che Simone, sballottato tra critiche, difficoltà e fuoco amico, è cresciuto molto in mestiere e conoscenze. Anche agli occhi della squadra. E sta traghettando l’Inter verso il doppio euroderby nel modo migliore. Inutile dire che il 6-0 di Verona entrerà nella testa nel Diavolo e, da qui al 10 maggio, lavorerà come un tarlo".
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