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Lautaro e Mkhitaryan invece le hanno giocate tutte, entrando a gara in corso soltanto a Salerno. Fin qui a loro tre, per motivi ben precisi, Inzaghi ha deciso di non rinunciarci quasi mai, eccezion fatta per le scelte forzate imposte dai ritmi di un calendario asfissiante, e individuando in questo tris d’assi le fondamenta di un gruppo che ambisce alla seconda stella e a fare strada il più possibile in Europa", analizza il Corriere dello Sport.
"In attacco l’uomo a cui vengono chiesti gli straordinari è Lautaro, soprattutto in un avvio di stagione caratterizzato dall’infortunio di Arnautovic e dalla partenza con il freno a mano di Sanchez, sbloccatosi proprio martedì sera a San Siro. Il Toro è il più impiegato di tutta la rosa, le 250 presenze in nerazzurro toccate contro gli austriaci ne fanno ancora di più il leader totale e anche lui - come Calhanoglu e Mkhitaryan - si prepara all’ennesima maglia da titolare, quella di domenica nella sfida di cartello contro la Roma. Il centravanti ha segnato in carriera soltanto una volta contro i giallorossi (in casa nel 3-1 di due stagioni fa) e si prepara a ricomporre la coppia ben affiatata con Thuram", aggiunge il quotidiano.
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