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Tutto esaurito
—Intanto, sul fronte dell’interesse generato dalla sfida tra l’Inter e i bianconeri, va registrato che il match sarà visibile più o meno dappertutto: i diritti tv del derby d’Italia sono stati acquisiti da 62 diversi broadcaster, che trasmetteranno il match in 180 differenti Paesi. Tutti davanti allo schermo - o davanti al pc, in caso di streaming - per non perdersi lo spettacolo di una partita che già da sola crea un hype pazzesco, come si direbbe a Milano (con accento alla Myss Keta incluso). Figuriamoci, poi, quando le due arci-rivali si giocano pure, se non una bella fetta di scudetto, quantomeno la vetta momentanea in campionato. Tanto per fare un paragone: l’Inter arriva da una recente finale di Supercoppa contro il Napoli, che è stata trasmessa da 40 broadcaster in 160 nazioni. Numeri decisamente inferiori, seppur con un trofeo importante in palio, e pure in un appuntamento storico, visto che era la prima finale di una Supercoppa a quattro giocata in Arabia. Inter-Juve però è un’altra cosa. E infatti non c’è angolo del mondo in cui le immagini non si potranno vedere. Dall’Australia alla Cina, dall’Europa all’America, fino a sconosciuti arcipelaghi caraibici.
Sfida planetaria
—Quanti spettatori farà Inter-Juve a Saba e Sant’Eustachio? Difficile da pronosticare. Ma se persino in un posto isolato come l’Isola Serranilla (alzi la mano chi in questo momento non ha consultato Google Earth per capire dove si trovi) quasi completamente sommersa, mezza disabitata e al centro di una contesa politica tra Colombia, Nicaragua, Honduras e Stati Uniti si potrà vedere la partita, viene da pensare che pure nell’isola del Genio delle Tartarughe di Dragon Ball questo Inter-Juve sarà visibile. Coi ventidue in campo chiamati a dare spettacolo per fare da ambasciatori della Serie A per tutto il pianeta", si legge.
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