Inter-Juve, in campo mezzo miliardo di stipendi. In Viale Liberazione hanno preso una scorciatoia

Domenica sera a San Siro si sfideranno Inter e Juve per il primato in Serie A nel derby d'Italia. La squadra di Conte ci arriva davanti al grande appuntamento, dopo sei vittorie su sei partite in campionato. Al Meazza si daranno battaglia i due club con i tetti ingaggi più alti del campionato italiano: mezzo miliardo di stipendi.

"Sono i due monte ingaggi più pesanti, resi possibili dai due fatturati più ampi. Intendiamoci, non è un confronto fra pari, nemmeno da vicini, quelle due contribuiscono in modo molto diverso a quel mezzo miliardo. La squadra bianconera costa più del doppio di quella nerazzurra e non è solo «colpa» dei 31 milioni serviti per portare a Torino il sogno Cristiano Ronaldo. Il secondo, De Ligt, guadagna più di Lukaku, in 8 superano la soglia dei 6 milioni, che in nerazzurro nessuno, tranne Romelu, tocca. Del resto, trattasi di inseguimento, e di crescita che non può che essere graduale, legata com’è a necessità di far quadrare i bilanci e di rispondere alle norme Uefa del Financial Fair Play", analizza La Gazzetta dello Sport.

"In Viale della Liberazione hanno provato a prendere una scorciatoia, giocandosi il «contrattone» per la guida tecnica: Conte, il moltiplicatore, quello che può permetterti di dimenticare quei 150 milioni di differenza avvicinandoti di più, più velocemente, ai rivali che sembrano lontanissimi. Con Antonio, con Sarri, con titolari e panchinari domenica sera comunque arriveremo a retribuzioni da 450-500 milioni l’anno. Partiamo dalla forchetta, che esiste perché ormai gli stipendi di calciatori e tecnici sono fortemente legati a bonus personali e di squadra, più o meno facili da raggiungere: non solo la vittoria in campionato o in Champions (che spariglierebbe) ma anche presenza, gol, punti, un insieme di variabili che permette di avere chiari i costi solo quando si chiude il bilancio".

"Anche mettendole insieme, non ci avviciniamo nemmeno a Barcellona (671) e Real Madrid (641), mentre i due Manchester, primi in Premier, sono più vicini e superati dalla Juve (297 il City, 287 lo United). Attraversando l’oceano, Ronaldo e compagni possono guardare con un po’ di compatimento anche i top degli sport americani: il «payroll», come lo chiamano negli Usa, dice 244 per gli Atlanta Falcons (top della Nfl di football), 217 per i Boston Red Sox (Mlb di baseball), 148 per gli Houston Rockets (basket Nba). Le regole americane del «salary cap» sono più stringenti e le stelle «recuperano» con contratti di sponsorizzazione enormi, però il sorpasso fa impressione. Così come la cifra complessiva spesa per i protagonisti. 497 milioni è costo del personale dell’intera Mediaset, con 450 milioni (di dollari) si sono comprati il Salvator Mundi di Leonardo, quadro più caro di sempre, ma 458 sono anche i milioni spesi dagli italiani nel bingo, nel 2018", aggiunge Gazzetta.