È stato fissato per oggi pomeriggio un Consiglio di Lega straordinario per cercare di trovare una soluzione ad una situazione diventata preoccupante: "Negli ultimi giorni (addirittura ore), infatti, alcune società di Serie A hanno chiesto il rinvio delle loro gare in programma giovedì e domenica. Adducendo quali motivi? Un mix tra i numerosi assenti a causa del Covid e il rischio di vedere stadi ben più vuoti del 50% imposto dal Governo a causa della quarta ondata e della paura dei contagi che regna tra la gente", spiega il Corriere dello Sport che poi aggiunge: "In Lega riflettono su ciò che potrebbe comportare far disputare regolarmente tutti i match di Serie A delle prime due giornate del girone di ritorno (su questo punto in via Rosellini non hanno dubbi: niente rinvii) e poi spostare la finale di Supercoppa per consentire in futuro un incasso maggiore, con il Meazza magari tutto esaurito. Qualche medio-piccola (alla quale si aggiungerebbe forse una grande che ha diverse assenze...) potrebbe insorgere di fronte a un "favore" fatto a Inter e Juventus che spingono per il rinvio della sfida che assegna il primo trofeo della stagione. E che tra l'altro andrebbe ricollocata in futuro in un "buco" del calendario che adesso non c'è. Insomma, un bell'inghippo di inizio anno che rischia di scatenare una "crisi politica" all'interno della Serie A".
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In merito ai rinvii, l'idea della Lega è di non concederne: il calendario ha pochissimi spazi vuoti e non vuole derogare su un principio: se si iniziasse a rinviare partire giocabili, allora il campionato non finirà. "Ecco il motivo del fermo no a rinvii di partite di campionato quando le società sono "obbligate" dal regolamento (e non stoppate dall'Asl di turno) a scendere in campo a dispetto delle defezioni da Covid. La Supercoppa Italiana è una gara secca, e non ci sono implicazioni collaterali con la classifica come nel caso delle gare di A, ma in via Rosellini riflettono sulla linea scelta e non vorrebbero fare... deviazioni ritenute pericolose", spiega il quotidiano. Dubbi maggiori, invece, sulla disputa della Supercoppa il 12: "C'è una parola, coerenza, che riecheggia sia tra i presidenti sia tra i consiglieri della A. Ieri era martellante, un mantra del tipo: voglio vedere se non spostano la mia partita di campionato e poi hanno il coraggio di non far disputare Inter-Juventus del 12... Come detto, la finale di Supercoppa sarebbe rinviata a data da destinarsi e, in un caso limite, rischierebbe addirittura di non poter essere giocata e dunque non assegnata. Anche perché l'11 maggio è in programma la finale di Coppa Italia e giocare la Supercoppa una settimana più tardi (il 18) non è il massimo. Il voto di oggi, qualunque esso sia, scatenerà polemiche e non farà tutti contenti. L'anno nuovo, almeno in via Rosellini, rischia di iniziare come è finito il vecchio".
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