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"Può rientrare in corsa, a patto che Leao recuperi (e si stabilizzi...) il livello della partita col Psg. Inter-Juve si gioca sulla distanza. Non quella di classifica, ma quella sul campo. La Juve conosce perfettamente i suoi limiti e i suoi pregi. La sua forza difensiva è nota, così quanto la sua difficoltà a segnare. La Juve ha un’altra maniera per vincere le partite e continuare a lottare con l’Inter? No, non ce l’ha, perché non ha la struttura, perché tecnicamente ha un livello medio e perché non ha chi risolve i problemi con una giocata. Potrebbe essere Chiesa, ma ci riesce senza la frequenza necessaria. È diverso il discorso per l’Inter".
"Qui la struttura c’è, eccome. L’altra sera a Napoli si è fatto male De Vrij, con Bastoni e Pavard già fuori uso, ma Inzaghi ha trovato la soluzione con Carlos Augusto che da terzo difensore ha fatto un partitone. L’Inter tiene in panchina Frattesi, che in Nazionale è quasi titolare. Ha un centrocampo formidabile per completezza di ingredienti. E davanti il lavoro bello ed efficace del centrocampo viene finalizzato dalla più forte e più completa coppia d’attacco della Serie A".
"Rispetto al campionato scorso il miglioramento generale è evidente. Ha 8 punti in più e la differenza sta nella capacità di difendersi attaccando visto che ha segnato 2 gol in più (33 contro 31), ma soprattutto ha subìto un terzo delle reti, un anno fa erano già 20, ora sono 7. C’erano dei dubbi intorno a Sommer, dubbi alimentati dalla grande stagione nerazzurra di Onana, dubbi dissipati dalle prodezze dello svizzero, le ultime domenica scorsa a Napoli. Il lavoro di Inzaghi in questi anni interisti è notevole, basterebbe ricordare l’invenzione di Calhanoglu regista. Il risultato è da applausi".
(Corriere dello Sport)
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