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La vittoria di domenica sul Sassuolo ha evidenziato una volta di più la carenze di alternative di livello ai titolari dell'Inter di Antonio Conte: il tecnico nerazzurro, soprattutto in certi reparti, si trova costretto a schierare sempre gli stessi elementi, difetto strutturale già palesato in passato. Così scrive il Corriere dello Sport:
"Quando Conte durante la gara vuole cambiare qualcosa a livello tattico o di uomini, non sempre ha le armi giuste a disposizione o ottiene da chi getta nella mischia le risposte giuste. Il problema è diventato attuale a Reggio Emilia perché Politano non è una seconda punta e, pur essendo volenteroso, ha faticato e perché Lazaro è entrato male. Per l'austriaco si tratta del secondo esame fallito, ma alla Pinetina e in viale della Liberazione non ci sono dubbi sulla bontà dell'operazione conclusa a giugno quando è stato acquistato per 22 milioni. Al tempo stesso però c'è la consapevolezza che, anche a causa dell'infortunio muscolare patito, Valentino ha bisogno ancora di tempo per completare la trasformazione tattica che Conte ha in mente.
Un problema di adattamento al nuovo modulo lo stanno avendo anche Godin e Skriniar che finora avevano sempre giocano nella linea a quattro. Non a caso nelle ultime quattro gare i gol al passivo sono stati 8. Un po' troppi. A centrocampo serve un rinforzo (a gennaio: Matic è un'idea) e in attacco l'infortunio di Sanchez ha costretto l'Inter a negare Esposito all'Under 17".
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