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Inter, la parola chiave è fatturato: ecco l’impietoso confronto col Real. E quel dato…

Massimo Moratti l’ha spiegato senza peli sulla lingua: “I debiti, i debiti: parlate sempre di quelli, ma è un errore di prospettiva. Il debito dell’Inter è simile a quello di altre grandi società, e non mi preoccupa affatto....

Daniele Mari

Massimo Moratti l'ha spiegato senza peli sulla lingua: "I debiti, i debiti: parlate sempre di quelli, ma è un errore di prospettiva. Il debito dell’Inter è simile a quello di altre grandi società, e non mi preoccupa affatto. Comunque rimanda in gran parte alla mia persona ed è strutturato in maniera solida. Potrei tranquillamente continuare da solo. Il problema non sono i debiti, il vero problema è il fatturato. Sono le risorse necessarie per lo sviluppo: un tema commerciale, se proprio non vogliamo definirlo industriale, che nel calcio suona brutto... Ciò di cui mi preoccupo è il futuro della squadra. E questo non può prescindere dall’espansione del marchio sul mercato internazionale".

Il problema dell'Inter è un problema di scarsi introiti (al di là dei diritti tv). I nerazzurri, rispetto alle big mondiali (che hanno debiti anche superiori a quelli dell'Inter, guadagnano infinitamente meno. Nonostante il marchio glorioso, il blasone e i milioni di tifosi sparsi in tutto il mondo, i conti non tornano.

Negli ultimi otto anni, infatti, l'Inter ha avuto un andamento irregolare per quanto riguarda il fatturato, al contrario per esempio del Real Madrid che è stato costantemente in ascesa, nonostante risultati anche inferiori a quelli dell'Inter.

I dati sono impietosi.

Questo il fatturato dell'Inter negli ultimi otto anni: 177,2 mln (2005), 206,6 (2006), 195 (2007), 172,9 (2008), 196,5 (2009), 224,8 (2010), 211,4 (2011), 185,9 (2012)

Questo, invece, è il fatturato del Real Madrid nello stesso lasso di tempo: 275,7 mln (2005), 292,2 (2006), 351 (2007), 365,8 (2008), 401,4 (2009), 438,6 (2010), 479,5 (2011), 512,6 (2012)

Quello che più impressiona è l'andamento costante della Casa Blanca, a fronte di un andamento irregolare e tendende al ribasso della società nerazzurra. Da qui la decisione di Moratti di aprire a soci internazionali.