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Questa volta è stato Conte a pronunciare la frase 'Alzati e cammina'. E Valentino Lazaro gli ha dato retta. Si è levato di dosso polvere e momenti di crisi ed ha iniziato a fare quello che gli viene chiesto. "Non lo abbiamo preso a caso", ha detto l'allenatore dopo la gara col Verona. "C’è una bella differenza solo rispetto a qualche settimana fa quando l'esterno sembrava una sorta di oggetto misterioso capitato in un tipo di calcio a lui pressoché sconosciuto", scrive il Corriere dello Sport.
Era andato tutto storto con lo Slavia Praga, al debutto e anche nei venti minuti con il Sassuolo quando l'Inter ha rischiato la rimonta. Poi ha giocato dall'inizio con il Bologna ed è stato tra i migliori. Con il Verona è stato titolare e anche se non ha fatto quello che si chiama un partitone ha comunque confezionato l'assist per Vecino. Sono passi che segnano una svolta e fanno pensare anche ad un suo utilizzo dal primo minuto nella gara col Torino. Si giocherà dopo la pausa per le Nazionali, il 23 novembre, sabato sera alle 20.45.
Conte ci ha lavorato su tanto, lo ha voluto a Milano e ha cercato negli ultimi mesi di addestrarlo al calcio italiano, poi si è anche fatto male ed è rimasto fuori per un mese durante la preparazione. Gli chiede di essere un esterno a tutta fascia e oltre ai compiti in attacco vuole che porti avanti anche quelli che servono a dare una mano in difesa.
(Fonte: CdS)
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