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Getty Images
È la notte di Inter-Liverpool. La squadra di Inzaghi è attesa da un ottavo di Champions che appare come un ostacolo insormontabile. Ma nel calcio tutto è possibile, anche riuscire a battere una corazzata come quella di Klopp. "Questa partita va oltre la logica della qualificazione, è una tappa importante nel percorso di maturazione dell’Inter. Questa squadra è stata allevata da Spalletti e cresciuta da Conte che le ha rafforzato le ossa e imposto una disciplina rigida. Inzaghi l’ha raccolta già scudettata e l’ha ingentilita con un gioco di qualità superiore, rendendola ambiziosa e coraggiosa", sottolinea la Gazzetta dello Sport.
"Il nuovo spirito ha reso l’Inter più pronta per l’Europa che è l’approdo naturale di un club del suo rango che, per di più, si chiama Internazionale. La seconda stella non può essere il punto di arrivo. Ma per l’approdo alla maggiore età serve un rito d’iniziazione, una notte di gloria. Un’impresa, appunto. Dici Inter-Liverpool e torna in mente Giacinto Facchetti in bianco e nero, la sua elegante falcata che guida in rete il 3-0 di una rimonta storica: Inter-Liverpool 3-0, 12 maggio 1965. Serve un’impresa del genere. Il popolo di San Siro non se lo ricorda più com’è fatta un’impresa internazionale. Sono passati 12 anni dall’ultima".
(Gazzetta dello Sport)
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