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Come di consueto dopo una partita, il Corriere dello Sport, nella sua edizione odierna, ha analizzato così gli episodi arbitrali di Inter-Ludogorets: "Non benissimo il tedesco Daniel Siebert, 7ª partita di Europa League (ne ha anche due in Champions League). Ma la gara è talmente facile e priva di tensione che l’unica svista (più rigore che no su Moses) passa praticamente inosservata. Chiude con 14 falli (così, per rendere l’idea) e due ammoniti.
Moses entra in area, supera un difensore del Ludogorets, poi viene affrontato Dyakou che sicuramente non colpisce il pallone e con il piede destro gli tocca il piede destro. Non un contatto netto. Ma quello basta per sbilanciare il giocatore nerazzurro. Il VAR (Dankert, lo stesso di Napoli-Barcellona che con Brych in campo ha confezionato un bel pasticcio) controlla e si limita ad avallare, sbagliando. In realtà, lascia grandi dubbi anche la rete del Ludogorets. Cauly per impossessarsi del pallone, spinge con decisione Godin (non particolarmente pronto, nell’occasione), pensando solo all’avversario e non al pallone, Siebert lo considera di spalla e dunque di gioco e lascia proseguire".
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