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Archiviata la vittoria con doppietta contro la Lazio, Romelu Lukakuè tornato sui fatti di Inter-Milan di Coppa Italia. L'attaccante ha parlato alla Procura Federale del duro confronto con Ibrahimovic. "Accanto al belga c’era l’avvocato dell’Inter Angelo Cappellini e il sostituto procuratore Fabio Esposito. A Roma, collegati in videoconferenza, gli altri sostituti Giorgio Ricciardi e Luca Scarpa, oltre al procuratore federale Giuseppe Chinè. In mezz’ora circa, al netto della trascrizione del verbale, Romelu ha dovuto motivare quella reazione furente", spiega la Gazzetta dello Sport.
Cosa accadrà a questo punto? La Gazzetta dello Sport prova a fare chiarezza sulla vicenda. Questo il focus: "E' molto probabile che la condotta incriminata di Zlatan venga derubricata, da “discriminatoria” (art. 28, sanzione minima 10 giornate o a tempo) a “gravemente antisportiva”. Sarebbe un’infrazione meno grave che prevede due turni di stop, da ridurre poi a uno. Nessuna decisione è comunque attesa prima del derby di domenica. La sensazione è che si possa arrivare a un patteggiamento, soluzione che permetterebbe di ridurre la pena di entrambi.
Tradotto: potrebbe bastare un’ammenda o una squalifica in Coppa Italia. In ogni caso, il 5 febbraio aveva detto la sua anche Ibra. Aveva ribadito alla Procura che le sue frasi erano prive di intento razzista e alludevano a un episodio del passato di Lukaku noto a tutti. Quello del 2017 quando Farhad Moshiri, proprietario dell’Everton, disse che Romelu aveva rifiutato il rinnovo per gli “strani riti vodoo della madre”. Parole che offesero il belga. E che continuano ad offenderlo, qualunque sia il risultato dell’inchiesta Figc".
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