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Il loro ultimo periodo a Manchester racconta di due giocatori scontenti con la voglia di partire e avere nuovi stimoli. Romelu Lukaku e Chris Smalling in Italia sono rinati con i rispettivi club. Grandi amici fuori dal campo, domani i due saranno avversari nell'attesa sfida di San Siro tra Inter-Roma. "Alti sono alti. Grossi sono grossi. Amici, pure. Domani in aggiunta avversari. Ma anche impegnati, “superati” per Solskjaer, spesso sorridenti, ex Red Devils, dirompenti nel loro impatto sulla Serie A. Le cose che hanno in comune non saranno 4850, ma se ne possono elencare parecchie. Insieme hanno giocato due stagioni e 73 partite, poi si sono ritrovati fianco a fianco su una panchina del Manchester United a Singapore, a guardare i compagni giocare contro l’Inter", sottolinea la Gazzetta dello Sport. "Quattro mesi dopo saranno di nuovo vicini, stavolta in area di rigore, con poco tempo per annoiarsi e meno dubbi sul futuro: l’operazione rilancio può definirsi già un successo. A Manchester uscivano spesso insieme, in un’amicizia sbocciata presto in allenamento, fra risate, ricordi simili d’infanzia (pochi soldi e tanti sacrifici della madre) e qualche passione in comune. Oggi ancora si sentono, messaggiano, tengono in contatto in questa comune avventura italiana. Che poi Smalling e Lukaku non sono solo amici ed ex compagni di squadra. No, sono anche qualcosa in più, costruito intorno al rifiuto comune di una piaga come il razzismo. Entrambi sono sensibili al tema e anche attivi, in tal senso".
(Gazzetta dello Sport)
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