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Una lunga lettera commossa, verso coloro che davvero sono stati nel suo cuore, e che non hanno ancora digerito il suo addio. Borja Valero è troppo innamorato di Firenze e non poteva andare via senza un degno saluto verso il popolo della Fiorentina che lo ha amato alla follia e che ora piange per il suo trasferimento all'Inter. Il centrocampista spagnolo ha voluto dunque affidare all'edizione fiorentina de La Repubblica una lunga lettera di ringraziamento verso i suoi ormai vecchi tifosi:
"È stato molto complicato scrivere queste righe, tramutare i miei sentimenti in parole scritte, l’ho fatto con il groppo in gola, ma dopo tutti questi bellissimi anni a Firenze è il minimo che io possa fare. Vorrei continuare ringraziando tutti i dipendenti dell’ ACF Fiorentina ed, anche inquesto caso, un saluto speciale va ai magazzinieri Leo, Romeo, Dudu e Hamid, a Maria e Manuela della lavanderia: tutti loro sono una parte fondamentale della squadra, lavorano nell’ombra per noi, rendendoci le cose più semplici. Ringrazio i fisioterapisti, i dottori, Daniela Aprile, Gigi e Giancarlo. Ringrazio Mister Montella e tutto il suo Staff per avermi reso partecipe di una Fiorentina bella, vivace, divertente per noi e per tutte le persone che ci guardavano. Ringrazio Paulo Sousa e il suo Staff per aver creduto in me e per averci regalato qualche mese di sogni e grandi soddisfazioni quando eravamo primi in classifica. Non posso dimenticare Pradè e Macía, che mi hanno portato a Firenze e sono sempre stati disponibili e pronti ad aiutare noi giocatori e tutte le persone che avevano bisogno di un supporto".
"Ringrazio di cuore tante persone fuori dal contesto calcistico che sono state punti di riferimento importanti per me e la mia famiglia: Papero e Susi, i nostri amici della Settignanese, quelli di via Marconi, i Bandierai degli Uffizi , il Comune , il Sindaco (quello vero), le famiglie Badalassi, Bicci, Mugnaini, Ciani, Miniati, Principe Mignardi, gli insegnanti e il personale delle scuole dove andavano i miei figli, i ristoranti, le caffetterie e i negozi che mi hanno sempre accolto come un Fiorentino doc ed uno di famiglia. Un ultimo abbraccio simbolico a tutti i Fiorentini... con il loro senso dell’umorismo, il loro accento e la “C” aspirata, il loro senso d’appartenenza unico al mondo che mi “è garbato sempre un monte”... siete unici. Grazie di cuore a tutti i tifosi Viola per essermi sempre stati accanto, anche nei momenti più difficili; non dimenticherò mai le emozioni che mi avete fatto sentire. E che dire della Curva Fiesole... grazie per il vostro immancabile e costante sostegno alla squadra e a me personalmente: non mi avete mai abbandonato e non potrò mai ripagarvi di tutto l’affetto che mi avete dato. Grazie di cuore. Voi tifosi siete e sarete sempre la Fiorentina".
"Ringrazio i fratelli Della Valle con cui ho sempre avuto un ottimo rapporto. In questi 5 anni anni ho sempre lavorato con la voglia di un bambino, dando l’anima per questa maglia... dall’esordio in Coppa Italia contro il Novara fino alla mia ultima, al Franchi, contro il Pescara. Non ho mai creato un problema o detto una parola fuori posto, ma la relazione con la nuova Direzione Sportiva ha spezzato tutto; non mi restava altro da fare che andarmene per il bene di tutti. Sono andato via con la coscienza tranquilla e a testa alta, con tanta voglia di cominciare questa nuova esperienza e godermi al 100% questa nuova avventura. Chi mi conosce, e a Firenze sono in tanti, sa come realmente sono andate le cose. Mi auguro di non mancarvi come calciatore, ma, almeno un po’, come persona. Vi voglio un bene infinito, grazie mille di tutto e viva Fiorenza sempre!".
(Fonte: la Repubblica - edizione Firenze)
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