Nonostante la buona gara disputata con il Torino, l'Inter è tornata a casa con una sconfitta, ma ha capito che, in questo momento, non può fare a meno di Rafinha. Il brasiliano ha ritrovato la condizione migliore e ha dimostrato di essere fondamentale per gli equilibri della squadra di Spalletti. Con lui in campo la manovra diventa più fluida, più veloce e si gioca maggiormente in verticale. In casa nerazzurra stanno lavorando molto sul brasiliano, in modo che la sua condizione continui a migliorare e di conseguenza anche il suo rendimento. Dal suo arrivao a gennaio in nerazzurro, le cose sono già parecchio cambiate: al rientro dall'infortunio aveva pochi minuti nelle gambe, ora riesce a giocare quasi tutta la partita a un buon livello.
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Inter, mai più senza Rafinha. La condizione migliora e Spalletti lo rimette titolare
La gara col Torino ha fatto vedere come la squadra nerazzurra non possa fare a meno di Rafinha
Col Torino l'Inter ha sempre avuto in mano la partita, ma con l'ingresso in campo di Rafinha "il gioco è stato più fluido ed efficace e lo stesso brasiliano è andato ad un passo dal gol, cogliendo in pieno il palo. Certo, volendo trovare un difetto, dovrebbe cercare di più la conclusione in porta, invece che pensare innanzitutto a servire i compagni. Tuttavia, non è stato certo masochismo quello che ha spinto Spalletti a lasciare inizialmente in panchina il suo fantasista. Nel derby con il Milan, infatti, dopo un primo tempo a ritmi e intensità elevate, Rafinha era andato in affanno. Del resto, si trattava della seconda gara da titolare nello spazio di 4 giorni e aggiungerne una terza avrebbe rischiato di peggiorare la situazione. Alla fine il risultato non ha premiato, ma non si può non riconoscere la logica della scelta di Spalletti". Con l'Atalanta, Rafinha tornerà titolare e dovrebbe esserlo anche nelle successive partite contro Cagliari e Chievo. Anche perché l'impegno infrasettimanale non sarà impegnativo come lo era stato quello del derby e Spalletti potrebbe decidere di partire col brasiliano e sostituirlo poi a gara in corso.
(Corriere dello Sport)
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