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Inter-Juventus non sarà una gara come le altre per Giuseppe Marotta: l'attuale ad nerazzurro, prima di riportare lo scudetto a Milano, è stato uno degli artefici del dominio bianconero dell'ultimo decennio. Gli ultimi eventi accaduti a Torino, con l'addio di Cristiano Ronaldo e di Fabio Paratici e il ritorno in panchina di Allegri, hanno riportato i piemontesi in una situazione simile a quella che c'era con Beppe al comando delle operazioni. E, come scrive Tuttosport, i fatti sembrano avergli dato ragione:
"Questa sera a San Siro l'Inter di Beppe Marotta affronterà una Juventus molto simile a quella che sarebbe stata se Beppe Marotta fosse rimasto al timone della dirigenza bianconera. Il rapporto tra il club piemontese e il dirigente di Varese si è interrotto tre anni fa. Adesso Marotta ritrova la squadra, con cui ha aperto un ciclo, senza le cause scatenanti della separazione. Questo triennio ha dato ragione alle scelte caldeggiate dall'attuale amministratore delegato dell'Inter. A partire dall'affare Cristiano Ronaldo".
"Al termine della prima s tagione senza Marotta alla Juventus (2018-19), è stato esonerato Massimiliano Allegri , l'allenatore voluto dal manager lombardo al posto di Antonio Conte nell'estate 2014. Molto stimato al punto che Marotta lo aveva bloccato per l'Inter a fine agosto 2020, quando Conte aveva iniziato a dare i primi segnali di insofferenza. E lo ha cercato la scorsa primavera quando l'allenatore salentino ha lasciato l'Inter subito dopo la conquista dello scudetto".
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