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Si è capovolto il mondo in casa Inter. La squadra uscita dal campo di San Siro dopo la partita contro la Roma tra qualche fischio e teste basse, era alla completa deriva. Qualche settimana dopo, il quadro è decisamente diverso. Nelle ultime sette partite tra campionato e Champions, i nerazzurri hanno messo in fila 6 vittorie e 1 pareggio, agguantando la zona Champions e riducendo il gap dal Milan, ottenendo al contempo una grandissima qualificazione agli ottavi di finale di Champions League. I meriti sono di tutti ma, come scrive la Gazzetta dello Sport, anche della dirigenza:
"L’area tecnica ha fatto molto: prima di tutto Marotta, Ausilio e Baccin non hanno mai messo in dubbio il futuro di Inzaghi e, hanno sempre lavorato per metterlo nelle condizioni ideali per rialzare la squadra. I tre dirigenti sono stati sempre al fianco dei giocatori con i quali hanno parlato anche singolarmente, chiedendo una reazione di carattere nel momento più difficile o incoraggiandoli con qualche frase al termine di ogni allenamento. Il presidente Zhang è stato meno sotto i riflettori, ma ha avuto il merito di fidarsi ciecamente degli uomini che aveva scelto, non solo i tre manager, ma anche Inzaghi, al quale ha rinnovato il contratto lo scorso giugno fino al 2024. E pure il vice presidente Zanetti e il club manager Ferri ha portato il loro mattone, garantendo l'esperienza e la leadership di chi con la maglia nerazzurra ha già vinto".
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