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Inter, dopo Salerno solo messaggi positivi. E per la Champions c’è un aspetto che fa sperare

L'Inter non si è abbattuta dopo i recenti risultati in campionato e il confronto dopo Salerno ha caricato e compattato tutto il gruppo

L'Inter ha dimostrato ancora una volta di essere gruppo. Quando arriva il momento difficile, la partita decisiva, la squadra viene fuori alla grande. Ora bisogna trovare continuità e motivazione anche in campionato. L'obiettivo quarto posto è troppo importante e va raggiunto a ogni costo.

"Quella parola sottolineata da Inzaghi nella conferenza della vigilia di Lisbona, “insieme”, vale una spiegazione. C’è un motivo per cui il tecnico ha insistito sul concetto di unione. Perché dopo Salerno la squadra e l’allenatore, supportati dalla società (del cui intervento parliamo in un altro pezzo), si sono confrontati a lungo sul momento negativo, sulla necessità di dare di più ma allo stesso tempo di non farsi condizionare dai risultati, a volte anche casuali. Resilienza, concetto che Inzaghi ha usato anche dopo l’1-1 con la Salernitana. Da quel confronto sono usciti solo messaggi positivi. In fondo, che poi sia arrivata la serata di Lisbona non può essere casuale. Ora la bravura sarà trasferire il tutto anche in A", spiega La Gazzetta dello Sport.

"Nell’Inter ci sono solo due giocatori che hanno già giocato una semifinale di Champions: Dzeko con la Roma e Onana con l’Ajax. E se da una parte il gap di esperienza può pesare, dall’altra le motivazioni fanno la differenza in senso positivo. L’Inter ha valori indiscutibili che in A non riesce a esprimere con continuità. In Champions questi valori sono costanti. Barella e compagni sono all’altezza delle grandi perché riescono a mantenere un livello elevato di rendimento a prescindere dal tipo di avversario. Il Da Luz arriva dopo il Dragao, dopo il Camp Nou, persino dopo Anfield della scorsa stagione. Sono quattro esempi forti nel giro di un anno o poco più. L’Inter sa anche reggere l’urto della grande atmosfera: è un aspetto da tenere in considerazione, ora che siamo dentro la fase finale della Champions. Nessuna emozione, semmai uno stimolo aggiuntivo. Oltre che un segnale di personalità. Chissà, a Istanbul potrebbe tornare buona", aggiunge Gazzetta.