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Il Comune di Milano continua a spingere contro la demolizione di San Siro e in favore di una riqualificazione dello stesso. Lo scrive l'edizione milanese del Corriere della Sera, che riporta le parole di Giancarlo Tancredi, responsabile unico del procedimento per Palazzo Marino, che si dice favorevole all'idea di un nuovo impianto multifunzionale che possa al contempo rigenerare il quartiere di San Siro, ma contemporaneamente si esprime in favore della riqualificazione del Meazza in spazio commerciale, cosa che impedirebbe la sua demolizione. Ecco le parole di Tancredi:
IL PARERE DI TANCREDI - "Emerge che il tema del mantenimento e/o della riconversione dello stadio attuale è senz’altro da esplorare e sviluppare, anche in funzione di alcuni elementi portanti della stessa proposta, che prevede l’insediamento di molteplici funzioni urbane e di interesse pubblico, la cui dislocazione può essere valutata anche nell’ambito dell’impianto esistente, opportunamente riadattato e valorizzato. Il mantenimento dell impianto, in questa prospettiva potrebbe anche consentire un risparmio degli elevati costi per la demolizione (43 milioni di euro ndr), e contribuire al contenimento del consumo di suolo per l’insediamento delle funzioni urbane. Il mantenimento di San Siro eviterebbe le possibili conseguenze critiche e di complessa gestione dell’ imponente demolizione e smaltimento dei materiali. Sotto questo aspetto è peraltro di particolare criticità la movimentazione di centinaia di mezzi pesanti e l’ impatto ambientale che ne deriverà a livello locale".
Resta da vedere come si esprimerà la Direzione Generale del Ministero dei Beni Culturali. Se venisse riconosciuto il valore storico di San Siro, lo Stato potrebbe anche vincolare una parte o l'intero impianto. A quel punto, Inter e Milan dovranno decidere se tenere due impianti vicini o trasferirsi a Sesto San Giovanni. Scrive il Corriere della Sera:
DECISIONE INTER E MILAN - "Il Comune ha già richiesto alla Sovrintendenza la verifica di interesse culturale per il Meazza. A sua volta la sovrintendente Antonella Ranaldi stilerà un parere che poi sottoporrà alla Direzione generale del ministero dei beni culturali. Due le possibilità: non viene riconosciuto il valore storico dello stadio e non viene apposto nessun tipo di vincolo. Al contrario, il ministero riconosce il valore di San Siro e vincola l’intero stadio o una parte. Se si dovesse arrivare a quel punto Milan e Inter dovranno prendere la loro decisione. Due stadi vicini, oppure trasloco a Sesto nell’ex area Falk".
(Fonte: Corriere della Sera)
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