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Inter, Acerbi: “Pronti a reazione Milan. Se perdiamo diventa stagione di merda”

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L'Inter affronta la vigilia della partita più importante degli ultimi 13 anni della storia nerazzurra con la serenità e consapevolezza
Marco Macca Redattore 

L'Inter affronta la vigilia della partita più importante degli ultimi 13 anni della storia nerazzurra con la serenità e consapevolezza. Con la presa di coscienza che il 2-0 dell'andata è un ottimo risultato di partenza, ma anche con la determinazione di chi sa che nulla può essere dato per scontato.

Inter, Acerbi: “Pronti a reazione Milan. Se perdiamo diventa stagione di merda”- immagine 2

Il Milan è un animale ferito, e guai a darlo per sportivamente morto. Sarà una battaglia, da cui uscirà la prima finalista della Champions League. In palio c'è un biglietto per Istanbul. In conferenza stampa, accanto a Simone Inzaghi, a rispondere alle domande dei giornalisti alla vigilia del match è intervenuto Francesco Acerbi. Ecco le sue parole:

Serviva lo stesso approccio visto nel ritorno col Benfica?

—  

Ancor di più, visto che è una semifinale e che è un derby. Sappiamo che il Milan vorrà ribaltare la situazione, ma noi dovremo essere pronti.

Siete pronti alla partita più importante forse delle vostre carriere?

—  

Sì, siamo pronti. Partita bellissima da giocare, che ti mette l'adrenalina per affrontare una squadra come il Milan in Champions. Sappiamo che sarà difficile, ma noi vogliamo fare qualcosa di straordinario, di impensabile a inizio stagione.

Come hai vissuto in questa settimana?

—  

Piena di ansie e pensieri positivi. pensi a tutto, ma devi essere fiducioso in te stesso e nel gruppo. Sappiamo di affrontare una squadra forte, ma noi lo siamo allo stesso modo. Serve attenzione. Se pensiamo di avere l'1% in più di passare il turno commetteremmo un grosso errore, ma la squadra non lo pensa. Faremo di tutto per passare.

Cosa è cambiato in difesa in quest'ultimo periodo?

—  

La difesa è tutta la squadra, serve tutto il gruppo, altrimenti non si riesce mai a fare un buon lavoro.

Ci sono similitudini tra questa partita e l'Europeo vinto dall'Italia?

—  

Lì si era creata subito una serenità che ci fece vincere. Anche ora abbiamo una grossa possibilità e un grosso entusiasmo, ma anche grande rispetto per il Milan. Tutto è in discussione, crediamo in noi stessi ma dovremo fare qualcosa in più dell'andata.

Come si evita la troppa sicurezza?

—  

Ti fermo subito, non siamo sicuri di nulla. Anche dopo l'andata eravamo tranquillissimi, perché sappiamo di non aver ancora fatto nulla. Serve la giusta determinazione, il giusto approccio.

Qual è il tuo segreto? Sei l'unico a cui non tocca fare turnover...

—  

Ringrazio il mister qui (ride, ndr). Mi riposo, mangio bene e faccio di tutto per recuperare bene energie. Il giorno dopo, la partita del giorno prima è già un ricordo. Bisogna sempre prepararsi al meglio con lo stesso approccio, sia se si gioca sia meno.

I suoi compagni non sembrano scontenti del turnover. Come si è creata questa consapevolezza?

—  

Sei all'Inter, hai giocatori che possono sempre giocare al tuo posto. Normale voler giocare tutte le partite, ma ci stanno anche dei turni di riposo. Giusto così. Giusto anche avere la coscienza che tutti devono dare una mano: non bisogna lamentarsi, bisogna farsi trovare pronti con un atteggiamento da squadra matura. Vedo grande intelligenza nel gruppo.

Una rivincita per lei verso il Milan visto il suo passato?

—  

Sono stato sciocco al Milan, era un passaggio che dovevo fare. Questa malattia mi ha fatto tornare in me, altrimenti non avrei più giocato a pallone. E' una semifinale di Champions contro il Milan, guardo al presente e non più al passato.

Hai giocato una grande stagione e ti sei riscattato verso i tifosi...

—  

Sono cose del passato. Ringrazio il mister, è grazie a lui che sono qui. Io cerco di fare il meglio possibile per me e per i miei compagni. Non voglio dimostrare niente a nessuno, andrò sempre avanti per la mia strada, finché giocherò a calcio. So quello che voglio e che farò. Grazie al mister e ai compagni che mi hanno dato una mano.

E' una stagione che ti spinge a dare sempre di più?

—  

Se perdi domani, può diventare una stagione di merda. Basta pochissimo per trasformare una stagione da grande a fallimentare, dipende da noi. Affrontiamo una grande squadra. Fin qui è una bellissima stagione, ma le somme si tirano alla fine.

Cosa cambia contro il Milan visto che ci sarà Leao e visto il momento rossonero dopo La Spezia?

—  

Sicuramente una scossa al Milan si vedrà. Vengono da un periodo difficile, normale che dopo La Spezia domani ci sarà una prova d'orgoglio, da loro ci aspettiamo il massimo. Leao è il miglior giocatore del Milan, può risolvere le partite.

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