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Getty Images
Dopo un primo tempo che si è chiuso sul 2-2, nella ripresa l'Inter ha strapazzato il Crotone chiudendo la gara con un netto 6-2. Un risultato pieno di significati secondo la Gazzetta dello Sport che analizza così l'ottava vittoria consecutiva della banda di Conte. "L’Inter può pensare soltanto al campionato, ha la solidità vincente e a suo modo spettacolare di Conte, sprigiona la potenza devastante della “LuLa”. Se aggiungi un Barella sempre più tardelliano, e una squadra che comincia a giocare a memoria come la Juve, come l’Italia all’Europeo, il testa a testa con il Milan pone soltanto una domanda: qualcuno riuscirà a inserirsi?".
"Rispetto ai rossoneri, l’Inter è meno leggera e sbarazzina, ma più solida e apparentemente più concreta. Il collettivo è totalmente contiano: non occupa ancora militarmente il campo come facevano le sue ex squadre in cui le difese erano più nella manovra, ma forse non ha mai avuto uno come Lukaku. Uno per cui Conte avrebbe fatto pazzie da sempre, come spiegava durante l’Europeo quando dovevamo affrontarlo contro il Belgio. Secondo Conte, Lukaku lì era troppo solo. Gli serviva un partner. E Lautaro, con il suo movimento ossessivo, un po’ trequartista un po’ Paolo Rossi, è davvero il meglio che potesse capitare al centravantone arrivato al 50° gol in 70 partite e più decisivo di Ibra. Senza lo svedese il Milan va lo stesso, senza Lukaku l’impressione è che l’Inter farebbe più fatica".
(Gazzetta dello Sport)
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