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Inter-Napoli promette spettacolo: Dzeko e Lautaro sfidano Osimhen e Insigne

Fabio Alampi

Grande attesa per il big match di domenica a San Siro: sfida tra due squadre dalla spiccata vocazione offensiva

Con la pausa per le Nazionali ormai agli sgoccioli, in casa Inter sale l'attesa per il big match di domenica contro il Napoli. Una sfida già importantissima per i nerazzurri, chiamati a vincere per ridurre il gap dalla vetta. Una partita che promette spettacolo, considerata la vocazione offensiva delle due squadre, come sottolinea il Corriere dello Sport: "Inter-Napoli come il tiro al bersaglio al luna park. Almeno questa è l'aspettativa in vista del big-match di domenica, considerando che le due formazioni occupano, rispettivamente, il primo e il terzo posto nella classifica delle squadre che centrano con maggiore frequenza la porta avversaria. [...] Gli uomini di Inzaghi hanno inquadrato il bersaglio 67 volte, su un totale di 183 conclusioni, quindi con una percentuale del 36,7%. Quelli di Spalletti, invece, ci sono riusciti in 64 occasioni su un totale di 188, vale a dire nel 33,5% dei casi".

Due modi di attaccare

"L'Inter ha il miglior attacco del torneo con 29 centri. Mentre il Napoli è al quarto posto, con 24. [...] Koulibaly e soci dovranno alzare le antenne in maniera particolare dentro la propria area di rigore. È lì dentro che l'Inter è più pericolosa, soprattutto all'interno dell’area piccola. Il motivo? Beh, la manovra nerazzurra sfrutta soprattutto le fasce, quindi la rifinitura avviene per buona parte attraverso i cross (14,17 a partita), così da sfruttare i tanti arieti, come Dzeko, ma anche Skriniar o De Vrij, micidiali sui calci piazzati, che vanno a occupare l'area. Il Napoli attacca in maniera diversa. Là davanti, Spalletti può contare su delle vere e proprie frecce, come Osimhen, ma nemmeno Politano o Lozano scherzano da questo punto di vista. Logico, quindi, che una delle soluzioni preferite sia quella delle verticalizzazioni (163,5 a gara), in modo da sfruttare il gioco in profondità degli attaccanti. Significa che l'Inter – senza De Vrij - dovrà stare particolarmente attenta nel muoversi in maniera compatta e, soprattutto, nel rispettare le coperture preventive".

Osservati speciali

"L'Inter dovrà preoccuparsi pure di ciò che accade a ridosso dell'area. Spalletti, infatti, può contare su un'ottima batteria di tiratori, basti pensare ai vari Fabian, Zielinski, Politano e in cima a tutti Insigne, il maestro del "tiraggiro". Non a caso, quest'ultimo è sull'ultimo gradino del podio tra i calciatori che tirano di più in questo campionato. Le sue 40 conclusioni arrivano dopo soltanto le 45 del laziale Immobile e le 43 del romanista Pellegrini. Lorenzo, però, deve affinare la mira, visto che lo specchio, i suoi palloni, l'hanno centrato soltanto 17 volte. In graduatoria, al quinto posto, c'è pure Osimhen. Mentre per trovare il primo interista occorre scendere fino alla dodicesima piazza, occupata da Lautaro, con i suoi 30 tiri, 12 dei quali in porta. A questo proposito, dovesse giocare dall'inizio o entrare in corsa, occhio a Dimarco. È un laterale/difensore e non è uno dei titolari di Inzaghi, eppure, grazie a un mancino micidiale sui piazzati, è andato alla conclusione 15 volte (solo 2 in meno di Calhanoglu), inquadrando lo specchio in 8 occasioni ed esultando in 2".