- Squadra
- Calciomercato
- Coppa Italia
- Video
- Social
- Redazione
primo piano
Lo stop dell'ATS di Milan ha sollevato numerose polemiche sull'Inter. Oltre al rinvio della gara contro il Sassuolo, l'Agenzia di Tutela della Salute ha disposto il divieto di rispondere alle convocazioni per tutti i calciatori nerazzurri. Da Eriksen ai croati, dagli azzurri Bastoni-Barella a Skriniar, Lukaku, Hakimi e co., i tanti nerazzurri che avrebbero dovuto lasciare Milano non sono autorizzati a muoversi per ragioni di salute pubblica,
Come riporta La Gazzetta dello Sport, fino al 31 marzo nessuno potrà violare l'isolamento domiciliare. Nella giornata di ieri alcune nazionali hanno commentato la notizia: dalla Croazia di Brozovic e Perisic alla Slovacchia di Skriniar fino alla Danimarca di Eriksen.
"Il muro contro muro è già nei fatti. Anche se non esiste una regola Fifa che obblighi i club a liberare i giocatori per la nazionale, a maggior ragione davanti a una disposizione sanitaria".
A ottobre scorso, l'ATS lombarda aveva concesso ai nerazzurri di raggiungere le rispettive nazionali a patto di organizzare trasferimenti privati. "L’Ats ha deciso così visto il contagio crescente e la pericolosità delle varianti".
C'è un precedente. "Le Asl di Lazio e Toscana avevano vietato ai giocatori di Roma, Lazio e Fiorentina di rispondere alle convocazioni proprio perché nelle loro squadre esistevano significativi livelli di contagio.Però allora, di fronte alla pressione delle rispettive federazioni, alcuni viola (Milenkovic, Vlahovic, Amrabat, Martinez Quarta e Pulgar) ruppero la ”bolla” e finirono così per essere segnalati dal club alla procura federale e alla Asl. Qualcosa di simile si ripeterebbe oggi se gli interisti stoppati a Milano decidessero di presentarsi in nazionale. Infrangerebbero le regole a proprio rischio e pericolo. E, una volta di ritorno, potrebbero essere poi obbligati alla quarantena".
Nei prossimi giorni l'ATS valuterà nuovamente la situazione, dopo i nuovi tamponi, e si esprimerà. La strada sembra tracciata con i calciatori che non potranno partire per disputare le gare valide per le qualificazioni ai Mondiali di Qatar 2022. La Gazzetta dello Sport conclude: "Conte non si straccerà certo le vesti nel vedere tutta la compagnia ai suoi ordini per due lunghe settimane".
© RIPRODUZIONE RISERVATA