Dopo la positività di quattro calciatori e di un membro dello staff, l’Ats di Milano ha imposto il rinvio della partita con il Sassuolo e vietato ai nazionali di rispondere alle convocazioni. E a questo proposito, come sottolinea il Corriere dello Sport, entrano in gioco regole e buonsenso. Come riferito ieri da FCINTER1908.it, sono quattro le nazionali che hanno fatto richiesta per avere i giocatori: Belgio, Croazia, Danimarca, Slovacchia. Inoltre il c.t. Roberto Mancini ha convocato Barella, Bastoni e Sensi, oltre ovviamente al team manager azzurro Lele Oriali.
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"Per gli stranieri la situazione è differente. Dovrebbero poter lasciare l’Italia. Esiste il diritto a far rientro nel proprio Paese per trascorrere la quarantena a casa. Le loro Nazionali su questo giocano e premono. Nessun c.t. ha però interesse a convocare giocatori per poi non utilizzarli. Dal loro punto di vista l’equazione è semplice: se possono allenarsi con l’Inter, possono giocare anche con le Nazionali. L’Inter però la pensa in modo diverso. L’Ats potrebbe concedere di allenarsi, mai di violare l’isolamento: quindi gli stranieri sono abilitati a fare sedute, non a viaggiare né a giocare con le loro Nazionali", sottolinea il Corriere della Sera.
"Ai giocatori nerazzurri il club ha spiegato la situazione: non è detto che tutti rispondano sì signore ai c.t. Tengono alla Nazionale, però è alto il rischio di contagio e di saltare poi un pezzo importante di stagione con l’Inter, tanto più che dopo il k.o. della Juve c’è la possibilità di allungare la fuga scudetto. Per Barella, Bastoni, Sensi e pure per Oriali sarà complicato rispondere alla convocazione di Mancini, la Figc farà comunque il punto oggi dopo le indicazioni dell’Ats".
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