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Non è ovviamente la prima volta che accade ai nerazzurri: hanno giocato senza tifosi il mese di gennaio del 2019, per esempio. Era stato a causa degli ululati razzisti a Koulibaly e si era deciso per due giornate di squalifica, la società non si oppose. Ovvio che l'Inter non sia contenta di dover giocare a porte chiuse, ma in questo momento devono essere eseguite le disposizioni del Governo che sta lottando contro un'epidemia.
Il Corriere dello Sport scrive a questo proposito: "A nessun giocatore può trovare soddisfazione nel giocare davanti a spalti vuoti e, dentro al club, si rendono perfettamente conto delle difficoltà che può creare un’atmosfera del genere. È vero, allo Stadium, non ci sarà bisogno di affrontare il muro dei tifosi bianconeri, ma nessuno si è perso in questo tipo di ragionamenti. Nemmeno Conte che si risparmierà l’accoglienza tutt’altro che benevola che gli sarebbe stata riservata. La speranza, evidentemente, è che l’emergenza possa concludersi in fretta e che, di conseguenza, gli stadi si riaprano al più presto".
INCONTRO - L'Inter sta cercando di superare questo momento anche permettendo ai suoi dipendenti di non lavorare in sede, che comunque resterà aperta, se non ce ne fosse bisogno. Oggi si terrà poi una riunione con i rappresentanti dell'UEFA per capire chi effettivamente potrà entrare allo stadio con il Ludogorets. Si cercherà di evitare assembramenti di persone. Saranno pochi o addirittura zero gli ospiti sugli spalti e potrebbe essere limitato anche l'accesso ai giornalisti.
(Fonte: Corriere dello Sport)
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