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Inter, note negative da Livorno ma positive…dal Livorno: si costruisce il futuro?

Si fatica a trovare una nota positiva nella prestazione di ieri sera dei nerazzurri contro il Livorno. Si fatica perché sia sul fronte del risultato (un 2-0 che sembrava in cassaforte si è trasformato in un tragicomico 2-2) che su quello...

Sabine Bertagna

Si fatica a trovare una nota positiva nella prestazione di ieri sera dei nerazzurri contro il Livorno. Si fatica perché sia sul fronte del risultato (un 2-0 che sembrava in cassaforte si è trasformato in un tragicomico 2-2) che su quello puramente estetico del gioco è mancato il segnale di un miglioramento. L'Inter va piano quando dovrebbe premere sull'acceleratore. Modesta ed inconcludente non riesce a fare i punti necessari a centrare l'obiettivo richiesto dal presidente. L'Europa.

Ieri sera, però, i segnali confortanti sono arrivati dai giovani scuola Inter che vestivano la maglia del Livorno. Ognuno con la propria motivazione personale, spesso non scevra di briciole rancorose. Avevano tutti una voglia spropositata di fare bene e ai più è riuscito. Bardi, che tra tutti i nerazzurri "in prestito" è quello che da tempo si sta distinguendo di più per valore e continuità, fa una parata su Palacio che sembra scuotere e motivare i suoi. Mbaye, in apertura di gara, si mangia D'Ambrosio con un tunnel. A volte la voglia di strafare lo limita (si perde Palacio sul secondo gol), ma nonostante un infortunio tiene duro fino alla fine. Anche nella prestazione di Benassi si legge il confronto con il proprio passato nerazzurro. Su Juan Jesus vorrebbe il rigore e fa un buon secondo tempo. Duncan (anche lui dà tutto quello che può) entra in corsa insieme ad Emeghara: Di Carlo li inserisce per dare velocità alla squadra e il risultato gli dà ragione. Anche Belfodil vorrebbe dimostrare a Mazzarri di essersi sbagliato nel non tenerlo, ma Di Carlo lo sostituisce. Un po' una bocciatura.

Ieri si è quindi giocata una partita strana. Alcuni ragazzi in prestito al Livorno potrebbero fare ritorno a "casa". La voglia di dimostrare, osservata nella maggior parte delle prestazioni, lascia intuire che giocare nell'Inter per un giovane cresciuto con quel sogno rimanga un obiettivo importante. Da perseguire a tutti i costi. Probabilmente la questione ritorni rientrerà nelle valutazioni finali dello staff nerazzurro e del presidente. Ma se vogliamo trovare una nota positiva nella partita di ieri pensiamo a questo. Ad un futuro nerazzurro più giovane e con motivazioni più decise. Quelle stesse motivazioni che l'Inter di oggi stenta a dimostrare nei fatti. E nei punti. 

Twitter @SBertagna