Il 2019 sarà un anno di potenziali grandi cambiamenti per un'Inter proiettata verso il futuro. A cominciare dalla situazione legata a San Siro: i nerazzurri hanno firmato con il Milan un protocollo d'intesa per la ristrutturazione dello stadio milanese, che dovrebbe passare, stando alle ultime indiscrezioni, in concessione alle due società per 99 anni, per stessa volontà del Comune, da sempre favorevole a una soluzione di questo tipo. Il progetto, come scritto da Marco Bellinazzo su goal.com, è mastodontico, e mira a trasformare San Siro in un impianto moderno, funzionale, al passo con i più bei stadi d'Europa, in grado di garantire, tra l'altro, ricavi (per società) che si aggireranno attorno ai 100 milioni di euro a stagione. Non c'erano alternative, strade secondarie: il passo che si sta per compiere era necessario, ed entrambe società lo hanno sempre saputo, dato che entrambe mirano a tornare grandi per davvero, al livello di quel club esclusivo di squadre che ogni anno si giocano il trono continentale. Una società che mira al successo (vedi il prossimo ingaggio di Marotta, anche lui completamente operativo dalla fine del 2018 e l'inizio del 2019), nel calcio di oggi, non può più fare a meno di un impianto di proprietà che possa offrire tanto ai tifosi e alla proprietà città. Insomma, lo sbarco del Meazza nel futuro è pronto, la strada è tracciata: non resta che attendere che si compia il prima possibile.
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E se ovviamente per il nuovo Meazza bisognerà aspettare qualche anno, meno si attenderà per le maglie per la stagione 2019-2020. E, anche in questo campo, come vi abbiamo riportato, sarà rivoluzione. Eh sì, perché aumentano sempre più le indiscrezioni che vorrebbero un cambiamento epocale per quel che riguarda le divise della prossima stagione. Le strisce diagonali sembrano un'ipotesi via via più concreta, per la rabbia di tanti tifosi che in queste ore hanno letteralmente invaso i social per protestare contro quest'ipotesi. E, forse, non hanno tutti i torti. Detto che bisognerà aspettare l'ufficialità, che non arriverà presumibilmente prima di marzo, i tifosi sono giustamente sempre molto attenti alle tradizioni e alla storia della propria squadra, e accettare qualcosa che inevitabilmente va contro tutto ciò non è affatto semplice. Di sicuro una società come l'Inter deve sempre guardare al futuro e innovarsi sempre e comunque, ma se c'è un ambito in cui la tradizione e il passato sono importanti, beh, quello è il calcio. Stravolgerlo si può rivelare una mossa vincente, ma anche un boomerang. La nuova era nerazzurra sta per iniziare. Serve farlo con le giuste mosse.
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