Stesso risultato in quindici giorni per Juventus prima e Inter poi sul campo del Genoa: ecco la nuova missione di Inzaghi
Stesso risultato in quindici giorni per Juventus prima e Inter poi sul campo del Genoa. Pareggio per entrambe le squadre e così la distanza tra primo e secondo posto torna a essere di 2 punti. Il Corriere della Sera torna sul risultato dei nerazzurri a Genova e si proietta ai prossimi impegni in particolare.
Dietro il pari di Genova
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"Il pari è segno anche che l’Inter di fine anno ha perso un po’ di brillantezza, almeno quella necessaria per alzare i giri del motore e compensare per due partite l’assenza del pilota Lautaro e dei suoi 15 gol in 16 partite. Inzaghi non vuole alibi, ma senza il capitano-bomber l’Inter attacca meno la profondità e Thuram, da formidabile spalla, sembra Robin privo di Batman. Potenzialmente l’Inter può girare a 48 punti, quindi la proiezione, per quanto teorica, è di 96 punti finali: un passo scudetto per nulla incerto, ma reso meno trionfale dal ritmo che sta tenendo a sua volta la Juventus. E gennaio in questo senso non sarà un mese qualsiasi, perché prepara allo scontro diretto del 4 febbraio a San Siro. Inzaghi inizia la marcia di avvicinamento recuperando Lautaro e Dimarco e ritrovando la versione migliore di Dumfries e Pavard, frenati dagli infortuni: non è assolutamente poco e anche i rinnovi di Darmian (2025), Mkhitaryan (2026) e dello stesso Dimarco (2027), contribuiscono a creare un clima di «ripartenza» che è importante per iniziare l’anno nel modo giusto.
Cammino diverso Inter-Juve
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Anche perché a gennaio l’Inter giocherà una partita in meno in campionato rispetto alla Juventus, visto che quella contro l’Atalanta è rinviata al 28 febbraio per l’impegno in Supercoppa: questo vuol dire che potenzialmente Inzaghi, atteso alle sfide con Verona, Monza e Fiorentina da qui al 4 febbraio, può arrivare alla sfida scudetto dietro ad Allegri, che giocherà contro Salernitana, Sassuolo, Lecce e Empoli. Sono dettagli soprattutto psicologici, ma in un duello così serrato, anche i particolari secondari contano. Anche perché la nuova formula della Supercoppa con la finale a 4 in Arabia può regalare un trofeo all’Inter, con relativo doppio sforzo per ottenerlo, proprio a ridosso del match clou.
Nuova missione Inzaghi
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Per un piano perfetto, però, servono gli attori e al di là degli infortuni degli ultimi due mesi, a centrocampo ogni tanto un po’ di respiro per il terzetto titolare sarebbe utile: in questo senso la crescita di Frattesi sembra più lenta del previsto, anche dopo le prestazioni con l’Italia. Senza Lautaro e senza esterni come Dimarco, Dumfries e Cuadrado (che tornerà ad aprile e sarà rimpiazzato salvo sorprese dal canadese Buchanan), lo sprint verticale di Frattesi nel cuore del gioco servirebbe molto. Quando è partito titolare però l’azzurro non ha mai convinto del tutto (vedi il pari interno con la Real Sociedad, costato il secondo posto nel girone europeo) e anche da riservista di lusso, dato che è pur sempre costato 32 milioni, «Fratte» non ha ancora mostrato tutte le sue qualità. Portarlo a livelli da Inter è la prossima missione di Inzaghi”, si legge.