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Nella giornata di ieri il tecnico dell'Inter Simone Inzaghi ha parlato in conferenza stampa. E non sono state parole banali le sue, l'allenatore ha voluto sottolineare la bontà del suo lavoro.
"Prima della conferenza stampa Simone Inzaghi prende in mano un foglio bianco e una penna, poi comincia a scrivere fitto. Appunti, almeno un paio di concetti che vuole dire in tutti i modi. Uno, in maniera particolare, fuori dagli schemi: è la sottolineatura del lavoro fatto, come un consuntivo. «La mia storia dimostra che dove alleno io aumentano i ricavi, si dimezzano le perdite e arrivano i trofei». Boom. Lo ripete due volte, nulla è casuale, tutto è studiato. Se non è un inedito (in estate nei giorni del caso Acerbi il tecnico si era esposto un bel po’), siamo lì, almeno in termini di atteggiamento. E pure di coraggio, perché non si può non sottolineare la coincidenza temporale, il riferimento ai trofei vinti in carriera con Lazio e Inter proprio nel giorno in cui affronta José Mourinho, l’uomo delle 26 coppe, che a Milano ha il potere di dividere le acque più o meno come Mosé", analizza La Gazzetta dello Sport.
"Il concetto è chiaro: la squadra non si è certo rafforzata, rispetto a quella dello scudetto, eppure ho vinto Coppa Italia e Supercoppa. La voglia di piazzare i punti sopra le I è pari almeno a quella di aggiungerli in classifica, i punti. Inzaghi sa di essere nel momento più complicato della sua storia interista. Sa che la squadra fin qui ha sempre fallito i big match: Lazio, Milan e Bayern", conclude il quotidiano.
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