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Inter-Oaktree, Cano e Ralph attesi a Milano: i piani tra mercato, stadio e rinnovi

Alessandro Cosattini Redattore 
La prima settimana del futuro targato Oaktree: ecco i piani della nuova Inter tra mercato, rinnovi e stadio

La stagione è terminata con lo scudetto della seconda stella e in casa Inter è già tempo di pensare al futuro. Non più sotto la gestione di Suning, ma sotto a quella di Oaktree. Come sottolinea il Corriere dello Sport dopo il pareggio per 2-2 contro il Verona, la settimana “sarà scandita da una serie di appuntamenti, subito importanti. A Milano sono attesi nuovamente Cano e Ralph, i rappresentanti del fondo americano, che porteranno avanti quanto avviato in occasione del primo incontro con gli ad Marotta e Antonello. Domani la nuova proprietà incontrerà Inzaghi, lo ha spiegato lo stesso allenatore: «Ci conosceremo, sono entusiasti. Non ci siamo nascosti quest’anno e non ci nasconderemo il prossimo. Ma serve rinforzarci. Il mercato è sempre imprevedibile. Sicuramente cambieremo meno dello scorso anno. Qualcosa abbiamo fatto, faremo anche altro». 

Stadio e non solo

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Oaktree ha intenzione di creare valore dentro e attorno all’Inter. Il primo obiettivo è la stabilità finanziaria, senza trascurare però la competitività sportiva. È un equilibrio sottile, che l’attuale dirigenza, nonostante le difficoltà, ha saputo cavalcare negli ultimi anni. Non a caso, Oaktree ha subito chiarito che si andrà avanti nel segno delle continuità. Le linee guida, però, sono state già comunicate. Fondamentale, dunque, cominciare da un aumento dei ricavi. Anche sul fronte stadio, però, occorre un’accelerazione. Quando Webuild comunicherà i risultati del suo studio di fattibilità, con tutte le carte in mano, si potrà decidere sulla permanenza in un Meazza di proprietà, oppure sul trasloco a Rozzano.

Area sportiva

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Per quanto riguarda l’area sportiva, continuità significa pure chiudere il mercato almeno in pareggio, se non in attivo. Quindi dovranno essere le cessioni a garantire le risorse per gli acquisti. Sacrifici tra i big non sono necessari, ma per rafforzare la rosa servirà ottenere il massimo da esuberi e giovani. Obbligata pure un’attenzione al monte ingaggi. I rinnovi di Lautaro, Barella e Inzaghi restano in agenda, ma dovranno essere incasellati all’interno di un percorso”, si legge.