Hanno giocato insieme a Lionel Messi e a vederli esultare così, tutte e tre, a qualcuno sarà saltato in mente cosa potrebbe essere stato se avessero giocato tutti e tre nell'Inter. Fantasia pura, ma i sogni aiutano a vivere meglio. La realtà però dice che Lautaro Martinez e Correa sono gli attaccanti di Inzaghi e nella gara con il Venezuela, segnando entrambi, hanno mandato il loro messaggio all'allenatore nerazzurro.
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Inter: Lautaro-Correa, il duo anti-Real. Inzaghi ha un’opzione in più per la CL
I due argentini si sono messi in mostra accanto a Messi "che benedice il tandem" che potrebbe affrontare in Coppa il club spagnolo
"Dovrà aspettare fino alla fine della prossima settimana per riabbracciare i suoi argentini, ma che potrebbe riaverli con un ’ abbondante carica di entusiasmo. Alla ripresa del campionato, contro la Sampdoria, i due con ogni probabilità si accomoderanno soltanto in panchina, visto che si vedranno ad Appiano solo a ridosso del match. Saranno pronti, però, per giocare insieme dall’inizio la sfida con il Real Madrid, in Champions", si legge sul Corriere dello Sport.
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La LuLa all'Inter ha dominato per due anni, con Sanchez che di tanto in tanto è riuscito a trovare il suo spazio. Ora Lukaku è partito e l'attacco nerazzurro è cambiato. Sono arrivati Dzeko e Correa e in questo modo il tecnico ha più caratteristiche a disposizione e può sfruttare diverse combinazioni. Loro due, con Lautaro, hanno segnato finora 4 gol e se si pensa alle Nazionali sono 7 i gol segnati in questo periodo dai tre attaccanti interisti.
Ovviamente mancano i gol del belga, sono stati in 95 partite 64, e quel gap dovrà essere colmato in qualche modo. Lautaro dovrà caricarsi addosso il peso dell'attacco nerazzurro: l'anno scorso ha segnato 17 gol, può puntare almeno a 20 centri. Dzeko sarà chiamato a segnare di più rispetto ai 7 gol segnati nella scorsa stagione e a Correa verrà chiesto di fare uno step in più. A servizio degli altri attaccanti ma brillando anche nella fase realizzativa. Inzaghi lo conosce bene e lui conosce bene. Il binomio può funzionare.
(Fonte: Corriere dello Sport)
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