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Il suo video ha commosso il web. Daniele Padelli, terzo portiere dell'Inter, domenica - dopo il pari dell'Atalanta - era campione d'Italia e se ne è andato a spasso per Milano insieme alla sua famiglia a festeggiare lo scudetto. In mezzo alla gente, a Piazza Duomo, c'era anche lui. A Inter TV l'estremo difensore ha spiegato cosa significa per un tifoso interista, perché lo è da sempre, vincere uno scudetto. «Come è andata l'idea di andare in Piazza Duomo? Io sono un tifoso dell'Inter da quando sono nato. Festeggiare uno scudetto con la maglia nerazzurra addosso era impensabile. Non ero con i compagni, ognuno era a casa propria. Io vivo in centro, sono sceso sotto casa, ho visto il delirio che c'era. So che non era da fare in questo periodo. Ma sono stato molto attento e in disparte. Non potevo evitare questa esperienza e non potevo togliermi queste emozioni che mi porterò dentro per sempre».
Nella puntata di Kick Off, in onda sul canale del club interista, ha parlato del video che lo vede in mezzo alla festa e ha commosso gli interisti che si sono rivisti in lui: «Il video ha commosso? Era semplicemente un video spontaneo. Una cosa spontanea come le mie reazioni. Niente di costruito. Ha prodotto il video mia moglie ed è stata bravissima. Lei ha ripreso tutto quello che stava accadendo attorno a noi e quindi devo ringraziarla perché ha trasmesso quello che provavo dentro. Il fatto che in tanti si sono immedesimati in questo video vuol dire che le mie emozioni sono quelle dei tifosi nerazzurri. Perché io è vero sono un giocatore dell'Inter ma prima di tutto sono un tifoso quindi come l'ho vissuto io penso lo abbiano vissuto tutto i tifosi. Mi fa piacere. Sono felicissimo per come è andata e per quello che riesco a trasmettere con questo video».
-All'ultimo scudetto vinto dall'Inter eri a Bari. Adesso eri al momento giusto nel posto giusto?
Allora non potevo scendere in Piazza. L'ho fatto stavolta e questo ripaga di tutti questi anni di attesa me e tutti i tifosi dell'Inter. Sono stati anni lunghi e pesanti, con tante difficoltà. Ora siamo riusciti a portare a casa questo scudetto meritato e ce lo godiamo.
-Un gruppo unito più che mai...
È stato fondamentale, determinante, perché comunque è stata una stagione particolare per vicissitudini affrontate. Un anno lungo e faticoso fatto di momenti complicati. Solo un grande gruppo poteva esserne vincitore. Sono convinto che prima del calciatore venga l'uomo. In questo spogliatoio abbiamo dimostrato di essere calciatori forti ma anche uomini veri perché abbiamo affrontato tutto consapevoli del lavoro che facevamo e consci dell'obiettivo da raggungere.
-Bonaiuti (preparatore portieri.ndr) vi mollerà un pochino adesso?
Assolutamente, non si molla niente. Mai.
-Grazie perché ci avete regalato un sogno e sappiamo che è anche il tuo...
Grazie e complimenti a tutti perché è lo scudetto di tutti. Di chi scende in campo, chi allena, chi non va in campo, chi sta nelle retrovie, chi lavora per noi. È lo scudetto di tutti e dobbiamo godercelo tutti insieme.
(Fonte: Inter TV)
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