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Inter, per raggiungere la Juve non basta il lavoro! Per sognare in grande servono i campioni

Andrea Della Sala

Secondo il Corriere dello Sport Suning dovrebbe investire su grandi campioni per l'Inter

Dopo la pesante sconfitta rimediata a Bergamo contro l'Atalanta, l'Inter deve subito rialzarsi e cercare di ripartire forte dopo la sosta. Ecco l'analisi del Corriere dello Sport dopo la sconfitta contro la squadra di Gasperini:

"Da quando è arrivato all’Inter Luciano Spalletti ha fatto molto. Ha riportato la squadra in Champions, impresa che l’ultima volta era riuscita a Leonardo nel 2010-11, ha rilanciato acquisti di mercato che sembrano “persi” e ha fatto aumentare il numero degli interisti a San Siro. A tratti anche Stramaccioni, Mazzarri, Mancini e Pioli erano riusciti a “ridestare” il gigante nerazzurro che, dopo la sbornia del triplete, aveva sempre sonnecchiato, eccezion fatta per i tre trofei alzati al cielo nel 2010-11 con Benitez e Leonardo. Tutti e quattro, però, hanno lasciato l’opera a metà, nel senso che il picco di rendimento raggiunto dalle loro formazioni è stato seguito da una crisi fatale per le rispettive panchine".

Il discorso prosegue: "Spalletti invece in un anno e mezzo di lavoro alla Pinetina ha imparato a governare un’Inter che, pur non essendo una squadra perfetta e avendo ancora molto da migliorare soprattutto a livello di continuità di rendimento (per informazioni ripensare a domenica a Bergamo...), ha un’identità e un carattere riconoscibili. Sognare di poter essere l’anti Juve quando in 12 giornate si collezionano 3 sconfitte con Sassuolo, Parma e Atalanta è impossibile, ma la base su cui costruire è solida come le ambizioni di Suning. Dopo aver fatto tanti acquisti negli ultimi due mercati estivi, dal 2019 la proprietà cinese ne dovrà pianificare pochi, ma di grande qualità. Il gap con i bianconeri in Italia e con il Barcellona in Europa non si può colmare solo con il lavoro sul campo. Servono campioni, come quel Modric che l’Inter ad agosto ha corteggiato per qualche settimana, altrimenti sognare è complicato".