Durante l'Assemblea degli azionisti dell'Inter, è stato anche presentato il bilancio del club. I numeri parlano chiaro: la perdita è diminuita, ma per gran parte è merito delle cessioni importanti fatte sul mercato.
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Inter, perdita ridotta ma con le plusvalenze. Suning pronta ad attingere ancora da Oaktree
"E’ vero che la perdita è stata ridotta da 246 a 140 milioni, ma vi hanno concorso le eccezionali plusvalenze di Lukaku e Hakimi (100 milioni). Nell’esercizio 2021-22, approvato ieri dall’assemblea dei soci, i proventi del calciomercato hanno inciso complessivamente per 109 milioni. «È ormai una componente ordinaria del giro d’affari, soprattutto per i club italiani», riconosce l’a.d. dell’area sport Beppe Marotta. Il guaio, per i nerazzurri, è che per riequilibrare i conti servirebbe una pesante cura dimagrante sui costi o la sistematica realizzazione di elevatissime plusvalenze, perché, in attesa del nuovo stadio, i ricavi non potranno crescere in maniera significativa", spiega La Gazzetta dello Sport.
"Ricordate i bei tempi in cui l’Inter introitava un centinaio di milioni dai contratti commerciali asiatici? Nel 2021-22 quella voce è crollata a 15 milioni. E quest’anno, al momento, è azzerata. La struttura guidata dall’a.d. dell’area corporate Alessandro Antonello ha lavorato per compensare l’ammanco incrementando, per esempio, il valore della maglia (presto sarà chiuso il rinnovo con Nike che «ci riconoscerà come club di primo livello in Europa»). Ma, a causa della crisi delle criptovalute, sono nel frattempo spariti gli introiti di Zytara/Digitalbits (24 milioni il primo anno). I numeri grezzi dicono che, depurato il conto economico delle voci non caratteristiche (da una parte il player trading, dall’altra 40 milioni di svalutazioni per Eriksen, Vidal e Sanchez e per i crediti cinesi) e considerato il pieno ripristino degli incassi al botteghino, l’Inter parte da uno sbilancio di almeno 150 milioni".
"L’azionista sta evitando l’appuntamento con la ricapitalizzazione grazie a due norme introdotte al tempo del Covid: la rivalutazione degli asset per 204 milioni netti e il rinvio del ripianamento di 342 milioni al 2027, pur in presenza di un patrimonio netto negativo (-36 quello della capogruppo). In chiusura dell’esercizio 2020-21 la famiglia Zhang aveva erogato al club un finanziamento di 75 milioni (all’8%), di cui 15 convertiti in equity. Erano parte del maxi-prestito da 275 milioni concesso dal fondo Oaktree alla controllante lussemburghese. Nell’ultimo anno, invece, la proprietà non è dovuta intervenire perché le cessioni di Lukaku e Hakimi e il rifinanziamento del debito hanno soddisfatto i fabbisogni di cassa. E in futuro?".
"Il gruppo di Nanchino attingerà ancora, per un centinaio di milioni, dai fondi di Oaktree non utilizzati. Il resto lo farà la capacità dell’Inter stessa di generare risorse («il club dispone di importanti asset da valorizzare per consolidare i ricavi», ha detto Antonello alludendo a cessioni di giocatori). Gli amministratori hanno così predisposto il bilancio adottando il presupposto della continuità aziendale", spiega Gazzetta.
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