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L’esperienza dell’anno passato, quando la finale era secca e finì con un 3-0 al Diavolo, ha aiutato nell’organizzazione, ma il fatto di non arrivare a Riad da detentori dello scudetto non ha consentito ai nerazzurri di scegliere per primi le strutture dove allenarsi. Il primo pensiero, però, è andato alla componente fisica: tutto è stato studiato pensando alla differenza di temperatura tra qui e lì, circa 20 gradi. Con uno sbalzo così improvviso il rischio per i muscoli esiste e occorre adattarsi un po’ alla volta con esercitazioni specifiche. Per questo, per faticare meglio evitare la mattina, momento più caldo, mentre dalla sera la temperatura tende ad abbassarsi decisamente.
La novità, poi, proprio nel campo di allenamento: l’anno scorso le sedute erano nel “Prince Faisal Stadium”, sede di gioco dell’Al-Ittihad del fuggiasco Benzema e dell’Al-Ahli di Kessiè; oggi tocca al “Prince Turki bin Abdul Aziz Stadium” dove gioca il meno prestigioso Al Riyadh, quindicesimo in campionato. Mentre la Saudi Pro League è in pausa, Inter impegnata sia mercoledì, sia giovedì e pure per la rifinitura venerdì mattina, prima della sfida con la Lazio. L’Inter spera di continuare anche nei giorni a venire, fino al 23, data della finale“, si legge.
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