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Matteo Politano si sta piano piano prendendo la scena. All'Inter è riuscito subito a convincere Spalletti e a conquistarsi una maglia da titolare, mentre in Nazionale è entrato in sordina e una volta in campo ha fatto felice Mancini siglando il gol che ha concesso agli azzurri di battere gli Stati Uniti. Secondo La Gazzetta dello Sport "Il salto dal Mapei Stadium di Reggio Emilia alla Scala del calcio poteva essere pericoloso: Matteo ha assorbito l’urto oltre le previsioni. Anzi, pian piano ha battuto la concorrenza interna (Candreva), si è reso fondamentale, si è ripreso la Nazionale e ha continuato a fare quello per cui era stato notato al Sassuolo, solo su un palcoscenico decisamente più ampio".
NUMERI - L'Inter ha puntato forte su Politano e ha voluto dargli subito fiducia, ma l'ex Sassuolo si è decisamente preso con merito questa fiducia. La Gazzetta sottolinea: "I numeri e le classifiche, in questo senso, riassumono la situazione meglio di tante parole. Politano ha giocato tutte le gare della stagione (16, come Perisic e Handanovic) ed è nei primi posti interisti di tutte le categorie offensive. Primo per dribbling tentati, 34, sei in più di Perisic, secondo per occasioni create, preceduto solo dal croato (25 a 24). I gol sono due, ma come tiri tentati è dietro solo al solito Perisic e Icardi, in quelli nello specchio è quarto, nei cross secondo (63), con un bottino quasi doppio rispetto al terzo, il suo vice, Candreva. Insomma, quando si parla di eccellenza offensiva, Politano c’è".
QUOTAZIONE - "In estate è arrivato per 20 milioni, fra prestito e riscatto (più Odgaard), dopo che era fallito l’assalto al primo obiettivo in quella posizione, Malcom. Già oggi la quotazione è lievitata. E poi il romano, cresciuto nel settore giovanile giallorosso, colma anche una lacuna degli ultimi anni. L’Inter forniva statisticamente pochi giocatori alla causa azzurra, in questa stagione ne ha fatto crescere uno fino a renderlo possibile protagonista negli stadi più importanti d’Europa. Manca il gol in Champions, ma nella salita un «passo alla volta» c’è tempo anche per quello", secondo il quotidiano.
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