Il protagonista inatteso. Parla così La Gazzetta dello Sport di Marcelo Brozovic. E descrive in un articolo dedicato al croato la sua storia nerazzurra. Fatta di bassi e alti, di tutte le volte che sembrava ad un passo dall'addio e poi invece si è ripreso l'Inter. Anche nell'ultimo mercato sembrava che uno scambio con Paredes potesse portarlo via da Milano. Ma non è successo e Brozo - così lo ha chiamato l'ultima volta pure Conte in diretta tv dopo la partita contro il Borussia - si è sempre ripreso il suo posto in mezzo al campo. «Brozo, se ci mette garra è un giocatore importante in fase di possesso e non possesso», le parole dell'allenatore. Nell'Inter 2.0 di Conte c'è posto per lui.
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L’Inter 2.0 di Conte ha il suo protagonista inatteso: “Non sarà Kanté, ma che trasformazione”
La Gazzetta dello Sport parla di Brozovic e dell'ennesima rinascita del giocatore che tante volte è sembrato dovesse andare via
ALTI E BASSI - Aveva avuto difficoltà pure con Mancini e nella stagione con de Boer, Pioli e Vecchi era riuscito ad avere più continuità in un momento comunque delicato per tutta la squadra. Anche con Spalletti era stato vicino all'addio. Stava andando al Siviglia e aveva già la valigia pronta, ma l'Inter non aveva trovato un'alternativa in mezzo al campo ed è rimasto a Milano. Dopo un litigio con i tifosi giurò amore ai colori interisti nel giorno di San Valentino. Chiese scusa a modo suo e poi lavorando bene sul campo. Dopo qualche settimana era diventato essenziale per Spalletti che lo mandava in campo come regista con licenza di levare palla agli avversari e di segnare.
"Praticamente la stessa trasformazione degli ultimi tempi con Conte. Marcelo è l’unico centrocampista capace di impostare come un playmaker naturale e di difendere come il più agguerrito degli interditori. Col ritorno al 3-5-2 l’Inter ha ritrovato certezze ed equilibrio, e Brozo il ruolo di leader della mediana. Ciak, si gira: Conte ha finalmente il regista per il film da scudetto", scrive di lui la rosea.
IL DATO - Un dato spiega questa nuova scalata di Brozovic nelle gerarchie contiane. Passaggi riusciti nella metà campo avversaria: 87.3%. Quello che deve cambiare è la costanza di rendimento. Ma senza di lui la squadra fatica a sbloccare le partite. "Non sarà Kanté, ovvio, ma col Borussia ha dimostrato di essere ancora lui il tassello che “mancava” all’Inter per ritrovare convinzione nella corsa al titolo", si legge ancora. Protegge la difesa, e quando c'è Gagliardini, avanza dietro le punte.
IN ESTATE - Nella scorsa lunga stagione era stato essenziale poi a luglio sembrava essersi rotto qualcosa con l'ambiente nerazzurro. Per la storia dell'ospedale (aveva discusso con i medici perché visitassero un suo amico ed era servito l'intervento della Polizia) e poche settimane prima gli avevano ritirato la patente per essere passato con il rosso ad un semaforo e aver avuto il tasso alcolico più alto del tollerato. Gli era stata restituita un mese dopo, aveva fatto ricorso.
Atteggiamenti che difficilmente il sergente Conte lascia passare, ma dopo la storia dell'ospedale comunque Brozovic fece - nell'ultima gara della stagione - una partita davvero importante contro l'Atalanta. Sembrava che anche quest'estate potesse partire, ma poi è rimasto e per l'ennesima volta ha dimostrato di potersi imporre in mezzo agli uomini del centrocampo nerazzurro. "Brozo ha convinto Conte e si è ripreso l’Inter: vuole essere lui il regista del kolossal tricolore", azzarda La Gazzetta.
(Fonte: GdS)
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