La sconfitta rimediata sul campo della Sampdoria ha confermato una lacuna ormai consolidata in casa Inter: la mancanza di alternative in attacco. Con Lukaku tenuto precauzionalmente in panchina, Conte si è affidato a Sanchez come partner di Lautaro Martinez, ma il cileno non ha sfruttato l'occasione, risultando protagonista in negativo con il calcio di rigore sbagliato nelle prime fasi del match.
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Inter, con la Samp l’ennesima conferma: serve una punta. Ma Keita non avrebbe fatto comodo?
L'attaccante senegalese è andato a segno contro la sua ex squadra
La dirigenza interista sta sondando il mercato per trovare una soluzione a questo problema, ma le ristrettezze economiche non permetteranno grossi investimenti e nomi di grido. E, guardando il tabellino di ieri, qualcuno avrà forse avuto un rimpianto: a decidere la sfida di Genova sono stati i due ex Candreva e, soprattutto, Keita. Uno che, a maggior ragione in questo periodo, avrebbe potuto fare molto comodo ai nerazzurri.
LUCI E OMBRE - Arrivato a Milano nell'estate del 2018, Keita andò a rinforzare il reparto avanzato dell'Inter, giocando da esterno offensivo nel 4-2-3-1 di Spalletti ma anche, all'occorrenza, da punta centrale. Partito come prima alternativa ai titolari, in poco tempo si ritagliò uno spazio importante, realizzando 4 reti nelle ultime 6 partite del 2018, prima che un infortunio muscolare lo costrinse ai box per quasi 3 mesi. A fine stagione saranno 5 i gol segnati in 24 presenze, incluso quello realizzato nell'ultima, decisiva giornata contro l'Empoli, ma la dirigenza interista decise di non esercitare il diritto di riscatto e di rispedire il giocatore al Monaco.
PERCHÈ SÌ - E dire che Keita avrebbe fatto molto comodo all'Inter, anche con Conte in panchina: un elemento offensivo in grado di giocare in più ruoli, che può regalare fantasia, velocità e imprevedibilità anche a gara in corso. E che da seconda punta nel 3-5-2 ha vissuto la sua stagione migliore: nel 2016/17, con la maglia della Lazio, realizzò 16 gol al fianco di Ciro Immobile. Senza dimenticare che si tratta di un calciatore che, nonostante abbia solo 25 anni e due stagioni le abbia trascorse in Francia, ha già segnato 33 reti in Serie A e collezionato ben 139 presenze. La Sampdoria lo ha prelevato in prestito con diritto di riscatto, senza versare un euro nelle casse del Monaco: un tentativo non avrebbe potuto farlo anche l'Inter?
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