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Dopo i gol e le ottime prestazioni di Lautaro Martinez, l'errore commesso da molti è quello di mettere in discussione il ruolo di Mauro Icardi come centravanti. Sbagliatissimo. Perché il Toro, che ha già fatto innamorare i tifosi nerazzurri, non arriva a Milano per fare concorrenza al capitano nerazzurro, ma per dare diverse alternative a Luciano Spalletti, come scrive La Gazzetta dello Sport: "L’argentino, diventato il protagonista dell’estate nerazzurra, potrebbe costringere l’allenatore a qualche modifica al progetto tattico, ma è sempre un lusso confortante. Detto che il tecnico non è un integralista, del tipo un solo e unico sistema, quando rientrerà soprattutto Radja Nainggolan la posizione attuale di Lautaro potrà offrire soluzioni diverse alle intenzioni di partenza. Per esempio, un passaggio al 3-4-2-1. Il Toro è arrivato da centravanti, nel Racing era un nove area-dipendente, tecnico e possente. Ma non è stato preso per essere soltanto la riserva di Mauro Icardi, come è successo a Pisa nel 3-3 contro lo Zenit (il capitano è stato sostituito proprio dal ragazzo, dopo 65’). Nei test contro Sheffield, Lione e Atletico i due sono partiti dall’inizio, formando una coppia che non abita nello stesso appartamento: leggasi 4-2-3-1 con Icardi nel suo posto naturale e l’altro a oscillare da trequartista o seconda punta, per cercare lo scambio, il velo, l’entrata sul «corto» per liberarsi nel traffico del limite dell’area e aprirsi verso la porta.
Quando rientrerà Ivan Perisic, avrà il naturale ruolo a sinistra, senza cambiare l’attacco a 3+1. Ma quando ci sarà anche Nainggolan, preso proprio per diventare un «10» di potenza, inserimento e tiro, Lautaro potrebbe sistemarsi al suo fianco, formando un 2+1 attraente e complicato per gli avversari. Al senso del gol di Icardi, si potrà unire la presenza solida, qualche passo indietro, dell’ex romanista pronto a catturare sponde, palle sporche, respinte delle difese in affanno e a surfare negli spazi aperti del contropiede. Martinez non verrebbe sacrificato: può affiancare il centravanti o arretrare per aprire il gioco, entrare sul lato per raccogliere il servizio lungo di Perisic, o far rendere i triangoli con l’esterno destro. Spalletti l’altra sera ha voluto mettere in risalto alcune mancanze di Lautaro nell’aiuto alla squadra per farla respirare, salire. Ma la varietà di opportunità offensive che il ragazzo gli offre va oltre un rimbrotto estivo", conclude la Rosea.
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