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Arnautovic
—Arnautovic contro il Benfica ha realizzato il primo gol in assoluto con l’Inter, ritrovando quella marcatura che in Champions League mancava da ben 4.740 giorni, ossia da circa 13 anni, quando col Werder Brema aveva proprio segnato ai nerazzurri. Sbarcato nuovamente a Milano grazie ad un investimento importante, da 8 milioni + 2 di bonus (l’obbligo sarà definitivo dopo il primo punto ottenuto dopo il 5 febbraio 2024), l’attaccante, che nelle prossime tre settimane sarà costretto a giocare con un dito steccato, vuole essere l’alternativa di lusso a Lautaro e Thuram, ma soprattutto tornare quel calciatore, a volte dominante in Serie A col Bologna, capace di giostrare per la squadra e di essere fondamentale in zona gol.
L’austriaco è convinto di poter recitare un ruolo importante nella sua seconda avventura nerazzurra. Per questo è tornato e per questo lotterà con tutto se stesso. L’infortunio muscolare subito a inizio stagione è ormai alle spalle: adesso è il momento di dimostrare le proprie doti pure per evitare che l’Inter torni sul mercato delle punte nella sessione invernale. Il discorso potrebbe riguardare anche Sanchez, sul quale però il punto di domanda è solo sulle condizioni fisiche, non di certo sulle capacità del determinare nelle grandi squadre.
Cuadrado
—Tema che riguarda anche Cuadrado. Il colombiano, nonostante i pochi gettoni di questa parte di stagione, ha fornito due assist ai compagni e quando sta bene, è ancora capace di arare la fascia. Il fatto però che rischi di avvertire ancora dolore e che non abbia i 90’ nelle gambe, è un oggettivo problema da risolvere.
Bisseck
—Chi sta invece benissimo è Bisseck. Il tedesco, partito titolare nelle ultime due di Champions, ha mostrato carattere e caratteristiche importanti, ma anche alcune lacune tipiche del giovane che vuole per forza farsi notare. L’ex Aarhus, viste le defezioni attuali nella rosa, dovrebbe restare a prescindere all’Inter (nonostante il Frosinone abbia già sondato il terreno per un prestito), ma con la missione di diventare concretamente un’alternativa senza se e senza ma nel trittico arretrato nerazzurro.
Klaassen
—Obiettivo che sostanzialmente tocca anche Klaassen, a centrocampo. Dopo aver steccato in pieno il match contro di Lisbona, l’ex Ajax è chiamato ad una reazione d’orgoglio che possa evidenziare il suo status di calciatore dai piedi educati e dalla corsa perpetua, altrimenti qualora il Trabzonspor dovesse chiedere di lui, nessuno lo rimpiangerà ad Appiano Gentile”, si legge.
(Fonte: Tuttosport)
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