Sono passati precisamente quarantanove giorni da Inter-Bologna, match finito 2-1 per i nerazzurri grazie al gol di Karamoh. Una partita giocata non troppo bene dai nerazzurri, con Brozovic tra i peggiori in campo: il croato, al momento della sostituzione, viene subissato dai fischi di San Siro, ai quali l'ex Dinamo Zagabria risponde con un applauso ironico che non può far altro che accendere l'ira dei tifosi. Contro l'Hellas Verona, quasi cinquanta giorni dopo, Brozovic è uno dei migliori in campo: un giocatore rinato, che delizia la platea con giocate sopraffine, lanci di 30/40 metri senza lesinare attenzione e dedizione alla fase difensiva non pienamente nelle sue corde ma comunque soddisfacente ed utile alla squadra.
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Inter, questo Brozovic è di nuovo Epic: il croato padrone del centrocampo. E Spalletti…
I progressi dell'Inter di pari passo con quelli di Brozovic
Brozovic si è impadronito del centrocampo nerazzurro sin dalla sfida contro il Napoli, terminata 0-0 ma ben disputata dalla cerniera mediana composta dal croato e da Gagliardini. Il duo di centrocampo comanda il gioco anche contro la Sampdoria e, con il Verona, si conferma nuovamente, garantendo solidità di reparto e favorendo un giro-palla ora più fluido. Proprio l'ex Atalanta prima del match contro i gialloblù ha ammesso pubblicamente che l'intesa con il compagno di reparto cresce con il passare dei giorni. Come se ciò non bastasse, è di poche ore fa l'endorsement di Luciano Spalletti: "Quello che sta facendo davvero bene, però, e che ci ho messo troppo tempo per capirlo, è Brozovic, che in quella posizione ci sta dando quella pulizia e quella qualità che probabilmente ci sarebbe servita anche prima”. Parole che si commentano da sé quelle del tecnico di Certaldo, uno dei fautori della rinascita di Brozovic. Del croato, oltre alla posizione in campo - da trequartista, a parte contro il Benevento, non ha mai convinto - si apprezza soprattutto il nuovo atteggiamento: da svogliato a affamato, da brutto anatroccolo ad EpicBrozo. Il tutto in cinquanta giorni. Avanti così, in attesa di nuovi giudizi.
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