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Intervenuto ai microfoni del MatchDay Programme di Inter-Verona, Andrea Ranocchia ha parlato così della sua rinascita calcistica e del suo momento: "Ho basato tutta la mia carriera sula lavoro, sul misurare il modo di comportarsi, sulla professionalità. Dal primo allenamento della stagione fino all'ultimo devi affrontare tutto alla stessa maniera. Ed è la stessa filosofia di Antonio Conte. Ho passato stagioni complicate, ma negli ultimi anni in tanti, in primis i tifosi, hanno riscoperto il vero Ranocchia: quello che c'è sempre, pronto a metterci la faccia. Sono orgoglioso di come sia riuscito a fare cambiare idea anche ai più critici. E' stato un percorso lungo, a tratti difficile, che però ha aiutato a definire la mia persona".
I GRANDI DIFENSORI DELL'INTER - "E' stimolante e bellissimo essere a contatto con personalità così importanti. Allenarsi con giocatori così talentuosi ti migliora sia dal punto di vista calcistico che umano. Penso a Godin: è un simbolo del suo Paese, ma è arrivato qui con umiltà e voglia di lavorare".
LA PASSIONE - "Non dimentico il rigore di Baggio a Usa '94: avevo sei anni ma ho nitido il ricordo della famiglia raccolta e unita nel tifo per la Nazionale. La passione per il pallone, le emozioni che provo, sono il mio motore. Viverle all'Inter è un privilegio".
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