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CorSera – Inter, il modello di Inzaghi. Il premio di Zhang? Ecco a quanto ammonta
Strada lunga e metodo giusto. Quello di Inzaghi ha funzionato con l'Inter, o almeno sta funzionando. Il tecnico nerazzurro è riuscito a trovare il modo di entrare nella testa dei giocatori nerazzurri e di entrare in simbiosi con loro. Il Corriere della Sera dedica al mister e al suo modo di lavorare un articolo sul giornale in edicola questa mattina. E parla di alcuni aneddoti legati alla squadra e al suo rapporto con il tecnico.
Tre in particolare sono quelli che cita il quotidiano: "Primo capitolo. Al ritorno da Reggio Emilia, dopo il successo sul Sassuolo. Il pullman dell’Inter si ferma in Autogrill, Barella e Brozovic spendono 200 euro e comprano snack e cioccolate per la squadra. Secondo capitolo. L’Inter ha vinto a Salerno, è in aereo verso Milano, il giorno dopo in programma un allenamento per il pomeriggio. I giocatori chiedono a Inzaghi di spostarlo al mattino, così da avere un giorno e mezzo di riposo. Concesso. Terzo capitolo: vigilia di Real Madrid-Inter, fuorionda nella conferenza allo stadio Santiago Bernabeu. Inzaghi chiede a Perisic: «Sei stanco Ivan?». «No quando vedi qualcosa così». Tre mini racconti per riassumere il modello Inzaghi, sintetizzabile in una parola: libertà".
La sua Inter vince e per il CorSera è merito del segreto del mister: "Il suo approccio al gruppo". Anche Farris, il suo vice ha spiegato che Simone è riuscito a farsi seguire dagli uomini nerazzurri. Cambiando qualcosa nel modulo ha fatto in modo che i giocatori credessero nei suoi mezzi. Che gli dessero fiducia. Aveva racconto 'la pesante eredità' di Conte, impostando con la squadra un rapporto tutto suo, "un rapporto diretto e accessibile. Condivide, si confronta, si fa carico delle istanze", si legge. Come quando ha detto in diretta che i ragazzi avevano chiesto un premio a Zhang, accordato. "500 mila euro da divedere tra il gruppo squadra", rivela il giornale.
Che sia cambiato il rapporto giocatori-allenatore si capisce anche perché spesso i calciatori nerazzurri dicono di sentirsi più liberi. Per Conte avrebbero fatto di tutto, l'Inter era un esercito. Il metodo dell'ex tecnico è stato interiorizzato e ha portato la squadra alla maturità. Inzaghiha scelto di essere "gestore e valorizzatore" di quel gruppo. "Ha mantenuto la base tattica trovata, l’ha impreziosita lasciando ai giocatori la possibilità di far uscire il loro estro. Conte telecomandava alla vittoria, Inzaghi, come raccontato dal vice Farris, ha aggiunto un’interpretazione più offensiva, con i due centrali esterni di difesa (Bastoni e Skriniar) incursori nella metà campo avversaria", si legge nello stesso articolo.
È cambiata - spiega il quotidiano - anche la gestione della Pinetina. Gli allenamenti sono di un'ora, "prima erano anche il doppio, la tattica si fa in partitella e non con esercizi specifici, le video analisi alla vigilia del match. Tutti coinvolti i giocatori, fino all’ultimo nessuno sa se giocherà, Inzaghi la formazione non la dice. La programmazione è settimanale e non più giorno per giorno, una novità gradita dallo spogliatoio, i calciatori possono organizzarsi il tempo libero. Inzaghi è un fratello maggiore, vissuto come un calciatore esperto dal gruppo che lo ripaga con i risultati, il gioco, l’impegno. Sanchez è l’emblema: da reietto a recuperato, un’altra storia di riscatto". E poi c'è il rapporto con i dirigenti nerazzurro con Inzaghi che è in simbiosi con loro. Condividono l'obiettivo seconda stella. Sulla lunga strada per lo scudetto.
(Fonte: Corriere della Sera)
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