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"Adesso che Icardi non c'è più, raccontano alla Pinetina, l'aria dentro lo spogliatoio è cambiata: le divisioni interne sono meno marcate, tutti danno più del 100% e anche le frizioni che alcuni calciatori avevano avuto con Spalletti fanno parte del passato". Apre così l'articolo del Corriere dello Sport in merito alla situazione in casa Inter dopo la decisione da parte della società di togliere la fascia da capitano a Mauro Icardi, una decisione che ha unito lo spogliatoio ora coeso e tendente verso un unico obiettivo: conquistare il terzo posto e tornare in Champions. Ora, la figura chiave della squadra sembra essere Ivan Perisic. "Lo si capisce ascoltando le confidenze che arrivano da Appiano ma semplicemente guardando quello che succede in campo, dove il croato 'rimbrotta' Politano per un'esultanza in stile Icardi oppure che si prende la responsabilità di tirare un rigore che prima era una prerogativa del bomber argentino. Due segnali belli forti e utili a capire chi 'tira' il gruppo", sottolinea il CorSport.
IN CHAMPIONS SENZA ICARDI - Lo spogliatoio nerazzurro si è unito anche perché il leitmotiv ad Appiano è il seguente: "In Champions ci andiamo anche senza Icardi". La squadra è unita, ha perso (per il momento) i gol di Icardi ma ha ottenuto un maggior sacrificio da parte di tutti e un Perisic in formato Mondiale. "E' come se lo avesse toccato la bacchetta magica di una fatica buona: è bastato che Icardi sparisse per trasformare il calciatore abulico e poco incisivo della prima parte della stagione nel campione che tante volte si era visto in passato all'Inter", sentenzia il Corriere dello Sport.
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