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Errori in serie e un'involuzione a tratti preoccupante: Milan Skriniar, dopo aver stupito nei suoi primi due anni all'Inter con Spalletti, con l'arrivo di Antonio Conte e il conseguente passaggio alla difesa a tre non sta riuscendo a confermarsi sui suoi standard. Tanto che, secondo Tuttosport, la dirigenza nerazzurra starebbe riflettendo sul suo futuro:
"Il difensore che con Luciano Spalletti aveva sorpreso tutti, imponendosi rapidamente come titolare e diventando uno dei centrali più corteggiati d'Europa, in questo '19-20 si è perso. La linea a tre non fa per lui, ormai gli episodi si sommano uno dietro l'altro e il bilancio non può essere affatto positivo. Tant'è vero che se fino all'estate scorsa l'Inter aveva respinto gli assalti dei grandi top club del Vecchio Continente, vedi Real Madrid, Bayern Monaco, Manchester United e City (le due inglesi hanno messo sul piatto ben 65 milioni in periodi differenti), adesso la storia potrebbe cambiare".
RIFLESSIONI IN CORSO - "Sia chiaro: Skriniar non è in vendita, nell'aprile 2019 ha rinnovato fino al 2023 senza l'ausilio di un procuratore per dimostrare la sua voglia di Inter, ma è evidente che il club nerazzurro, dopo una stagione del genere, non possa più chiedere 80 milioni per il suo cartellino - i dirigenti lo equiparavano a Van Dijk e Maguire - e valutare eventuali offerte per capire cosa sia meglio fare. Se insistere, sperando che dopo una stagione di apprendistato Skriniar, classe 1995, riesca a calarsi al meglio nella retroguardia a tre (e pensando anche a un futuro magari senza Conte e col ritorno alla difesa a quattro, la sua confort zone), oppure cederlo a malincuore per puntare su un elemento più adatto ai meccanismi della squadra".
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