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Getty Images
Dopo la vittoria sulla Roma in rimonta, l'Inter ha ricevuto ieri sera una bella notizia dalla gara della Juventus. L'Udinese ha vinto contro i bianconeri a Torino e ora la squadra di Allegri è lontana 7 punti dall'Inter con una gara in più. Un distacco non da poco.
"Proprio nel momento in cui il percorso indicava la salita, Simone Inzaghi ha usato bene i rapporti della bicicletta, l’Inter si è alzata sui pedali e se n’è andata in fuga. Ci fosse ancora l’indimenticato Sandro Petrini, sembrerebbe quasi di scorgerlo mentre urla «non ci prendono più, non ci prendono più». Ieri sera una stella - la seconda - è diventata all’improvviso visibile e a forti tinte nerazzurre. Il ritmo che impresso l’Inter al campionato nelle ultime tre settimane, al ritorno dalla Supercoppa di Riad, si è dimostrato impossibile da sostenere per la Juventus di Allegri. Tre partite, nove punti, peraltro match vinti neppure brillando sotto ogni punto di vista. L’Inter ha in mano lo scudetto. Ed è la miglior notizia possibile proprio nei giorni in cui sta per tornare la Champions League, che inevitabilmente qualche energia psicofisica la porterà via", analizza La Gazzetta dello Sport.
"Adesso il compito di Inzaghi sarà soprattutto psicologico. Il risultato della Juventus è rimbalzato nella chat di squadra, ieri sera. Ma oltre i telefoni, c’è il lavoro quotidiano con cui non perdere contatto. Ed è su questo tasto che batterà il tecnico: guai a credere che sia fatta, guai ad abbassare la tensione. È tutto nelle mani di Lautaro (quello nerazzurro) e compagni, sono loro ad avere le carte da giocare. Ma non è questo il momento di rallentare. Giù il piede sull’acceleratore, perché il ricordo di due stagioni fa è sempre vivo, pur essendo quella attuale una condizione di classifica ancora migliore. Ad Appiano tutti sono convinti che non ci sarà stavolta un’altra rimonta subita. Perché rispetto al 2021-22, questa Inter è cresciuta in termini di convinzione e di fiducia. Ed è cresciuta la gestione tecnica di Inzaghi, andata di pari passo con un organico ora più profondo in tutti i reparti, ovvero con meno distanza tra titolari e riserve, almeno tra difesa e centrocampo. Ecco perché, tutto sommato, l’incrocio con l’Atletico Madrid arriva nel momento giusto. Il vantaggio accumulato in classifica sulla Juventus consente di lavorare con una serenità maggiore di un duello punto a punto", aggiunge il quotidiano.
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